Alex Schwazer sospeso per doping con effetto immediato da Iaaf

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 8 Luglio 2016 - 16:37 OLTRE 6 MESI FA
Alex Schwazer sospeso per doping con effetto immediato da Iaaf

Alex Schwazer nel 2008
Alex Schwazer sospeso per doping con effetto immediato da Iaaf

ROMA – La Iaaf, federazione di Atletica, ha deciso: Alex Schwazer è stato  sospeso con effetto immediato. L’altoatesino era risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato a inizio anno e reso noto le scorse settimane. Secondo quanto si apprende, le analisi del campione ‘B’ hanno confermato i risultati del campione ‘A’. Schwazer era tornato alle gare a maggio, dopo aver scontato una squalifica di tre anni e mezzo sempre per doping.

La difesa del marciatore. – Tempi insufficienti per la difesa, che quindi potrebbe chiedere una sospensiva d’urgenza del procedimento che di fatto esclude Alex Schwazer dalle Olimpiadi di Rio. A ventilare l’ipotesi è il suo avvocato, Gerhard Brandstätter, quando sono agli sgoccioli i giorni per riuscire ad andare in Brasile: il termine per la convocazione scade infatti lunedì.    Il punto, secondo il legale, resta il fatto che la positività al testosterone, rilevata nel campione di urine prelevato al marciatore altoatesino il 1 gennaio, è stata testata e comunicata all’interessato con ritardo. Cinque mesi trascorsi prima di effettuare il test, con risultati arrivati il 13 maggio, ma comunicati a Schwazer solo il 21 giugno, quindi altre cinque settimane dopo.

La positività anche in sede di controanalisi, attesa dalla difesa di Schwazer, non sposta la linea difensiva.  “Abbiamo eccepito irregolarità anche gravi nel trasporto al laboratorio convenzionato del campione di urina prelevato a Alex Schwazer” dice. E torna a ribadire che un disegno dopante proprio non c’è, come aveva già affermato depositando alla Iaaf le controdeduzioni per chiedere l’annullamento della procedura per doping, che all’atleta potrebbe costare Rio, ma pure la carriera. “I tecnici, i professori e i consulenti che hanno esaminato i profili ematici di Schwazer – spiega Brandstätter – confermano che non c’è doping. C’è solo un episodio singolo, dunque assolutamente sospetto, quindi viene da dedurre che ci sia stato un intervento esterno. Siamo molto molto convinti – conclude – che ci sia qualcosa di poco trasparente”.