Allenatore insegue l’arbitro in macchina: squalificato 3 mesi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2014 - 20:44 OLTRE 6 MESI FA
Allenatore insegue l'arbitro in macchina: squalificato 3 mesi

Allenatore insegue l’arbitro in macchina: squalificato 3 mesi

ROMA – Ancora una storia pazzesca dalle categorie calcistiche inferiori. Un allenatore ha inseguito un arbitro in macchina rimediando una squalifica di ben tre mesi. Ne parla tgcom24.mediaset.it, riportiamo l’articolo.

“Ha del tragicomico quello che è avvenuto al termine di un match di seconda categoria nel padovano. L’allenatore della squadra sconfitta per 1-0, espulso durante i 90′ a causa delle continue proteste, al termine della partita ha cercato a tutti i costi di avere un confronto con l’arbitro, fino al punto di inseguirlo in macchina. Il direttore di gara per salvarsi è stato costretto a rifugiarsi in una caserma dei carabinieri. Comportamento, quello del tecnico, punito dal giudice sportivo che lo ha squalificato fino al 30 giugno.

Il fatto è accaduto al termine della partita tra San Vigilio Adria e Salara, valida per il girone H della seconda categoria di Rovigo. Match che i padroni di casa hanno vinto per 1-0Sartori, tecnico della squadra sconfitta, allontanato dal campo durante la gara, non ha voluto sentir ragioni e ha continuato a chiedere un confronto con l’arbitro a fine partita. Ma il direttore di gara è salito in macchina e ha lasciato il campo sportivo. L‘allenatore ha preso la propria vettura ed ha iniziato ad inseguirlo. Il malcapitato, Rocco Borrello, intimorito dall’accaduto, ha chiamato il 112, e i carabinieri hanno consigliato di rifugiarsi presso la più vicina caserma dell’Arma, quella di Piove di Sacco (Padova).

I militari hanno poi invitato i due uomini a confrontarsi. Il presunto aggressore ha spiegato che aveva alcuna intenzione violenta, ma era in cerca di un confronto civile con il ‘fischietto’ padovano. I due si sarebbero chiariti, uscendo assieme dalla stazione dell’Arma. Il fatto ha avuto conseguenze sul piano sportivo, non su quello penale. A riportarlo è il Gazzettino”.