Aluko lascia la Juventus Femminile: “Razzismo? Italia arretrata. Stanca di essere trattata come una ladra”

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 28 Novembre 2019 - 21:38| Aggiornato il 29 Novembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Aluko lascia Juventus: Razzismo? Torino arretrata, trattata come Escobar

Aluko nella foto Ansa

TORINO – Eni Aluko, ormai ex stella della Juventus Femminile, ha lasciato Torino per motivi che hanno poco a che fare con il calcio giocato. Aluko ha speso belle parole per la Juventus e per i suoi vecchi tifosi ma ha sparato a zero sulla città. Ecco cosa ha scritto sul Guardian, dove la Aluko è editorialista per quel che riguarda il calcio femminile. Le sue parole sono riportate dalla Gazzetta dello Sport. 

“A volte Torino sembra un paio di decenni indietro rispetto all’apertura verso diversi tipi di persone. Mi sono stancata di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che rubi qualcosa. Può capitarti tante volte di arrivare all’aeroporto di Torino ed essere trattata come Pablo Escobar per via dei cani anti-droga intorno a te.

Non ho mai avuto problemi di razzismo dai tifosi della Juve né in campionato, ma c’è un problema nel calcio italiano e in Italia. La risposta che viene data mi preoccupa: dai presidenti ai tifosi del calcio maschile che lo vedono come parte della cultura del tifo”.

Aluko è arrivata alla Juventus nel 2018 dopo una lunghissima esperienza nella Premier League Inglese con le maglie di Chelsea, Birmingham City e Charlton Athletic. La Aluko è nata a Lagos in Nigeria ma è stata naturalizzata inglese ed è riuscita a diventare un pilastro della Nazionale con 102 presenze e 33 reti all’attivo. 
Con la Juventus, ha giocato 22 partite segnando ben 14 gol e vincendo uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. 

Fonte: Guardian.