ROUBAIX (FRANCIA), 10 APR – ”E’ una gara fatta per me, fatta per il mio corpo”. Una volta vinta la superclassica del Nord si puo’ dire tutto, ma Johan Vansummeren con il suo metro e 97 ha sorpreso i favoriti e si e’ portato via la Parigi-Roubaix, 258 km resi molto piu’ lunghi dai tratti estenuanti di pave’. E’ un trionfatore inaspettato il 30/enne belga della Garmin-Cervelo, che finora in carriera aveva conquistato solo il Giro di Polonia. Vansummeren e’ andato in fuga a 15 km dal velodromo della cittadina francese e dietro di lui si sono annullati a vicenda per paura di favorire il predestinato, Fabian Cancellara. Lo svizzero si e’ lanciato all’inseguimento in solitaria a tre km e mezzo dal termine, quando ha capito che il campione del mondo Thor Hushovd (compagno di squadra di Vansummeren) e Alessandro Ballan non l’avrebbero aiutato, ma non ha evitato 19” di distacco al traguardo. Accanto a Cancellara, che aveva vinto l’anno scorso, sono arrivati nell’ordine l’olandese Maarten Tjallingii e l’altro elvetico Grégory Rast.
Ballan, che correva col peso dell’inchiesta doping della procura di Mantova, ha chiuso al 6/o posto. Filippo Pozzato e’ stato invece messo fuori gioco da una caduta. Felice e distrutto sotto il sole di Roubaix, Vansummeren ha abbracciato ai piedi del podio la fidanzata Jasmin, a cui ha dedicato la pietra del pave’ che spetta al vincitore di una gara vecchia di 109 anni. Non solo: l’ha usata al posto dell’anello per una proposta di matrimonio. ”Sono l’uomo piu’ felice del mondo”, ha detto tra le bandiere del Belgio dei tifosi in estasi. Non l’ha fermato neppure una gomma non al massimo negli ultimi chilometri. ”Non avevo tempo per fermarmi a cambiarla – ha raccontato Vansummeren -. Mi facevano molto male le gambe, ma ne e’ valsa la pena”.
In un giorno caratterizzato dalle cadute, il gigante inaspettato ha potuti giovarsi della psicosi-Cancellara, il timore diffuso nei confronti dello svizzero, che nel 2010 aveva fatto la rara doppietta Giro delle Fiandre-Roubaix. Hushovd e Ballan non hanno voluto dargli il cambio per tirare la rincorsa a Vansummeren, convinti che l’elvetico li avrebbe poi surclassati nel finale. ”Credo che se mi fossi fermato a bere un caffe’ si sarebbero fermati anche loro. Succede quando sei favorito”, ha commentato dopo l’arrivo Cancellara. Il tre volte vincitore della Parigi-Roubaix Tom Boonen ha invece avuto una giornata disgraziata, tra problemi meccanici e una caduta che l’ha costretto al primo ritiro nella regina delle classiche. Stavolta non era lui il principe belga del pave’. .