Andy Goram, l’ex calciatore ha un tumore inoperabile: “Mi restano sei mesi di vita, basta chemio”

Andy Goram svela di avere un tumore inoperabile. Gli restano pochi mesi di vita e ha deciso di interrompere la chemio.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Maggio 2022 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA
Andy Goram, l'ex calciatore ha un tumore inoperabile: "Mi restano sei mesi di vita, basta chemio"

Andy Goram, l’ex calciatore ha un tumore inoperabile: “Mi restano sei mesi di vita, basta chemio” (foto da video)

L’ex calciatore di Rangers e Manchester United Andy Goram ha un tumore incurabile. Per questo motivo, ha deciso di godersi gli ultimi mesi di vita (gliene hanno dati solamente sei) senza sottoporsi ulteriormente alla chemio terapia. Lo ha spiegato lo stesso ex portiere nel corso di una lunga intervista rilasciata al Daily Record.

Andy Goram parla dell’ex moglie Miriam e spiega perché non farà più la chemio

“Combatterò come mai prima d’ora. Non se ne parla di prolungare un’agonia senza qualità di vita. È fuori discussione. Voglio parlare della mia ex moglie Miriam. Lei aveva un obiettivo e ora più o meno ha sconfitto la malattia. Mi ricordo come il suo compagno ha dovuto aiutarla a salire le scale per settimane. Il mio problema invece è che non c’è una via d’uscita per cui farlo”.

Andy Goram spiega come ha scoperto di avere un tumore

“Come ho scoperto di avere un tumore dell’esofago? Pensavo di avere una grave indigestione, sentivo un blocco alla gola. È peggiorato tutto in poche settimane, tutto ciò che mangiavo o bevevo non arrivava nemmeno alla metà dello stomaco e finivo per vomitare.

Per due settimane non sono riuscito a vedere il mio medico, tanto che stavo male. Dopo aver fatto la Tac mi è stato detto che dovevo ritirare i risultati con un parente prossimo. Lì è suonato il campanello d’allarme e ho capito. Il chirurgo mi ha spiegato che è inoperabile. Mio figlio Danny è crollato, io cercavo di valutare la situazione”.

Tumore Andy Goram, l’ex calciatore spiega le medicine che assume per controllare il dolore

“Ora la priorità è diventata ottenere la giusta miscela di antidolorifici e morfina, la quantità di medicinali che sto prendendo mi ha fatto comprendere ulteriormente quanto sia grave la situazione. Devo prenderle in modo quasi religioso, sennò sono guai seri”.