Il 4 maggio del 1949 l’aereo con il Grande Torino a bordo si schianta sulla collina di Superga

Pubblicato il 4 Maggio 2011 - 11:36| Aggiornato il 5 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Il 4 maggio del 1949 avvenne la tragedia di Superga, l’incidente aereo in cui perse la vita l’intera squadra del Grande Torino.

Il velivolo si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese. Le vittime furono 31.

L’aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica per festeggiare l’addio al calcio del capitano della squadra lusitana José Ferreira. Nell’incidente perse la vita l’intera squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-43 alla stagione 1948-49 e che costituiva i 10/11 della nazionale.

Il triste compito di identificare le salme fu chiesto all’ex Commissario Tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo, che aveva trapiantato quasi tutto il Torino in Nazionale.

Alle 14:50 l’aereo decolla da Lisbona con destinazione l’aeroporto di Torino-Aeritalia.  Il tempo su Torino quel giorno è pessimo. Tra le ipotesi più accreditate sullo schianto vi sarebbe quella per cui, a causa del forte vento al traverso sinistro, l’aereo nel corso di una virata potrebbe avere subìto una deriva verso destra, spostandolo dall’asse di discesa e allineandolo, invece che con la pista, con la collina di Superga.

Accade tutto alle 17:03: l’aereo con il Grande Torino a bordo, eseguita la virata verso sinistra, messo in volo orizzontale e allineato per prepararsi all’atterraggio, si va invece a schiantare contro il terrapieno posteriore della Basilica di Superga. Il pilota, che credeva di avere la collina di Superga alla sua destra, se la vede invece sbucare davanti all’improvviso (velocità 180 km/h, visibilità 40 metri) e non ha il tempo per fare nulla: non si ravvisano infatti, dalla disposizione dei rottami, tentativi di riattaccata o virata. L’unica parte del velivolo rimasta parzialmente intatta è l’impennaggio. Alla Basilica, invece, nessun danno.

Alle 17:05 Aeritalia Torre chiama l’aereo in cui a bordo c’è il Grande Torino, ma non riceve alcuna risposta. Delle 31 persone a bordo non si salvò nessuno.

Ecco l’elenco delle vittime

Giocatori:

Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Schubert

Dirigenti:

Arnaldo Agnisetta, Ippolito Civalleri, Andrea Bonaiuti (organizzatore delle trasferte della squadra granata)

Allenatori:

Egri Erbstein, Leslie Lievesley, Osvaldo Cortina (massaggiatore)

Giornalisti:

Renato Casalbore, Renato Tosatti, Luigi Cavallero

Equipaggio:

Pierluigi Meroni, Celeste D’Inca, Cesare Biancardi, Antonio Pangrazi.

(Foto AP/LaPresse)

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