Anton Hysen, calciatore svedese e gay: “In Italia non avrei mai potuto dirlo”

Pubblicato il 21 Aprile 2011 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

STOCCOLMA – Il calciatore svedese dello Utsiktens BK, Anton Hysen ha, fatto coming out. Qualche settimana fa il giocatore ha deciso di uscire allo scoperto, di non nascondersi più, e di vivere in piena tranquillità la sua omosessualità. Deve essere stata una sensazione incredibilmente positiva, visto che questo giovanissimo ragazzo ha invitato i suoi colleghi calciatori a fare altrettanto. Effettivamente, a ben guardare, i calciatori dichiaratamente gay sono davvero pochissimi nel mondo. Normalmente i giocatori tendono a dichiararsi omosessuali quando hanno terminato la carriera sportiva.

Anton Hysen, 20 anni, figlio orgoglioso di uno degli atleti che negli anni ’80 contribuirono ad alimentare il mito del calciatore-macho, Glenn Hysen (difensore di Fiorentina e Liverpool, un indimenticato tackle sulle caviglie di Gary Lineker a Wembley che è ancora tra i ricordi più cari della Kop), due orecchini, un piercing sulla lingua, otto tatuaggi destinati a crescere (Ynwa sul braccio: sta per You’ll never walk alone, il coro-totem della curva del Liverpool, città dove è nato), uno zio omosessuale, una cugina lesbica, terza stagione nella divisione 2 svedese (più di una Lega dilettanti, meno di una serie C italiana), è il ragazzo finito in copertina sul Guardian e, a cascata, su tutti i quotidiani. “Sei la quinta giornalista che viene a intervistarmi. Ma la prima non inglese – dice, tirandosela un po’, davanti a una carbonara fumante -. E perché, poi? Perché sono gay. Ma cosa avrò di così speciale…?”.

Anton pur essendo ingenuo e a digiuno di cose della vita sa benissimo che una storia come la sua in Italia non avrebbe diritto di cittadinanza. “Non ho niente da nascondere, ho fatto coming out per poter vivere me stesso alla luce del sole. Certo vivo in Svezia, un Paese ateo e liberale, una scelta del genere in una nazione cattolica come l’Italia sarebbe stata più difficile. Ai tifosi dovrebbe interessare che sono un giocatore tecnico e non velocissimo, se mi schierano in difesa o esterno di centrocampo, e non con chi vado a letto”.