Antonio Conte promuove la Nazionale ma avvisa: “Serve più cattiveria”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Ottobre 2014 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Conte promuove la Nazionale ma avvisa: "Serve più cattiveria"

Antonio Conte promuove la Nazionale ma avvisa: “Serve più cattiveria” (LaPresse)

ROMA – ”Abbiamo rischiato di subire una beffa: certo, potevamo essere più cattivi…”. A caldo, Antonio Conte dà voce alle sue emozioni di 94′ di sofferenza contro l’Azerbaijan, ”una squadra che non ha mai giocato e ci marcava a uomo a tutto campo: hanno segnato senza mai tirare in porta, ma se tu conduci il gioco e non sei cinico quando c’e’ da chiudere la partita, può succedere questo”.

Di buono, oltre al risultato, il ct azzurro trova qualcosa: ”Sul loro pareggio abbiamo avuto una reazione che mi e’ piaciuta, da squadra con gli attributi”. ”Se oggi devo trovare un difetto – prosegue Conte – e’ la mancanza di cattiveria sotto rete, sia su azione sia su palle inattive. Abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere, poi basta un calcio d’angolo, la prendo io la prendi tu, e prendi un gol rocambolesco. Ma i ragazzi sentivano di meritare questo risultato”.

A conti fatti, il ct si dice ”contento”: ”abbiamo suscitato emozioni, se si voleva una vittoria larga bisognava essere più precisi. Ma prendo la parte migliore: abbiamo subito il pari al 75′ e abbiamo subito raddrizzato la partita”. ”Queste – prosegue Conte – sono partite dure: gli azeri contro la Bulgaria aveva giocato di fioretto, qui hanno usato la sciabola. Vuol dire che gli avversari nutrono rispetto nei nostri confronti”. Un elogio a Giovinco (”non regalo la convocazione a nessuno: se e’ qui e’ perchè può essere utile, come quando lo allenavo alla Juve”), e il bilancio del girone: ”Sei punti, continuiamo così”. Non accetta la considerazione che la terza partita possa essere un passo indietro rispetto alle prime due: ”Non mi piace valutare solo il risultato, ma se la gente di Palermo si e’ emozionata vuole dire che ci facciamo apprezzare: non guardo alla vittoria striminzita, ma alla serata complessiva. In passato – conclude – sono stato molto critico con le mie squadre: ma stasera per tutto il campo eravamo marcati a uomo, la linea azera di difesa era a sei…Noi giocavamo a viso aperto, loro a viso chiuso.

Ma dobbiamo essere bravi anche in queste condizioni a trovare il bandolo della matassa”. ”In altri tempi – ribatte Vogts – partite così le avremmo perse 5-0. Però guardate che con Conte l’Italia e’ più forte di prima…” Ora Conte rivolge la sua attenzione alla prossima partita, lunedì a Malta in casa di Ghedin. Il caso del tweet di Bonucci e’ chiuso (”ha sbagliato ma si e’ scusato ed e’ stato molto bravo a chiuderla così”), l’incognita Balotelli e’ neutralizzata (”diamogli tempo di adattarsi al Liverpool, prima o poi si sbloccherà”); resta l’impazienza di Verratti, chiuso da un Italia che prevede un solo centrocampista centrale. ”Quando hai davanti campioni del calibro di De Rossi e Pirlo, e sei giovane, puoi solo avere pazienza: in azzurro sarà l’uomo del presente e del futuro”. E non e’ detto che cominci già da Malta.