Antonio Razzi a “La Zanzara” su Radio 24: “Sono juventino ma non mi piace vincere rubando”

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Maggio 2018 - 18:26 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Razzi a "La Zanzara" su Radio 24: "Sono juventino ma non mi piace vincere rubando"

Antonio Razzi a “La Zanzara” su Radio 24: “Sono juventino ma non mi piace vincere rubando”
Ansa

ROMA –  Antonio Razzi, ex senatore di Forza Italia, juventino doc, a La Zanzara su Radio 24: “Sì, sono juventino ma devo dire che non mi è piaciuto il modo in cui abbiamo vinto contro l’Inter. Buttare fuori un giocatore dell’Inter nei primi minuti…Credo che le partite debbano essere giocate ad armi pari, vedere l’Inter in 10 uomini dopo pochi minuti non è stato giusto. Devo ammettere che non sono riuscito a gioire di questa vittoria, non mi piace vincere rubando. M i piace vincere con onestà”.

 

Antonio Razzi a La Zanzara su Radio 24: “Non è finita, mi ricandido alle Europee o alle politiche se si vota subito””. “In attesa del vitalizio, mi fa mangiare mia moglie”. “Mancata candidatura? Ho subito un danno, ho affittato casa davanti al Senato e ho speso 20mila euro per arredarla. Adesso come faccio?” “Kim Yong Un? Un democratico, mi è bastato guardarlo negli occhi. Avevo ragione io, anche Fazio si è scusato”. Poi arriva la moglie e sbrocca: “Berlusconi un ingrato e un maleducato, mio marito lo ha salvato e non gli ha fatto nemmeno una telefonata”. “Ero gelosissima di Berlusconi, Antonio avrebbe dato un rene per lui e ci hanno minacciato di morte. Poi lo hanno scaricato senza chiamarlo”

 

 

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“Corea? Ci ho visto prima di tutti. E lo sapevo. Lo potete dire alto. Ci ho sempre creduto, mentre tutti mi prendevano in giro. Anche Fazio si è dovuto scusare per non avermi preso sul serio. Kim Jong Un è un democratico, l’ho sempre detto e l’ho sempre difeso. Una persona perbene”. Lo dice Antonio Razzi, ex senatore di Forza Italia, a La Zanzara su Radio 24. “Quando l’ho guardato negli occhi la prima volta – dice Razzi – lui si è commosso salutandomi. Gli ho fatto i complimenti perché mandava alcuni giocatori di calcio in Italia, e lui era contento. Parlavamo in tedesco. Ma le persone io le riconosco dagli occhi. Questo è un uomo di pace, questo vuole la pace. L’ho guardato negli occhi e ho visto un uomo di pace”.

Poi annuncia che si vuole ricandidare e non ha mollato la politica dopo la mancata ricandidatura alle passate elezioni: “Ancora non ho preso il vitalizio. Peccato. Ma arriverà, credo il prossimo mese. Però vorrei lavorare anche dopo 70 anni. E penso di ricandidarmi, alle Europee. O alle Politiche se si rivota subito. Penso con Forza Italia, se Berlusconi mi rivuole ancora. Parlerò con lui”. Adesso come fai a campare?: “Meno male che mia moglie mi fa mangiare, altrimenti. Quello che mi ha rovinato, ve lo dico da amico, è che il primo dicembre ho preso un appartamento vicino al Senato in affitto. Ci ho speso 20mila euro di mobili, per questo mi scoccia. Altrimenti me ne fregavo. E 1570 di affitto al mese. Questo è il problema. Ho fatto un contratto per quattro anni. Probabilmente lo posso disdire, intanto me lo tengo fino all’autunno perché magari si rivota”.

A un certo punto arriva la moglie, la spagnola Maria Fernandez: “Antonio sta fuori di casa più di prima, più di quando era in Parlamento. Si è abituato troppo a stare da solo e adesso gli pesa stare con me. La sua mancata ricandidatura l’ho presa malissimo. Ero quasi gelosissima di Berlusconi. Alla fine questo pensa più a Berlusconi di quanto pensa a me, è arrivato a dire che avrebbe dato un rene per lui. Poi è arrivato il momento delle elezioni e non lo ha nemmeno chiamato, non lo ha chiamato nessuno almeno per dirgli che non lo candidavano. Lui sarebbe stato contento lo stesso se lo chiamavano Berlusconi e Romani. Sono stati maleducati e ingrati. Almeno una telefonata, queste cose noi non lo facciamo. Lo ha saputo prima dai giornalisti. Lui è una persona perbene e educata, può dare lezioni a tanti lì dentro a Montecitorio. E dire che Antonio Berlusconi lo ha salvato una volta, abbiamo avuto le guardie del corpo, ci hanno minacciato di morte. Una telefonata non costava niente. La Ranzullo, Renzullo, come si chiama, almeno lei, se Berlusconi non si voleva abbassare. Ho capito cosa è la politica, fa s…. Poveri italiani”.