Ex arbitro De Santis: “Var? Tifosi gridano alla malafede e alla volontà di aiutare chissà chi”

Pubblicato il 10 Gennaio 2018 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA
DE-SANTIS-VAR

Ex arbitro De Santis: “Var? Tifosi gridano alla malafede e alla volontà di aiutare chissà chi” ANSA

ROMA – L’ex arbitro Massimo De Santis è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Sport academy” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

In merito alle polemiche sul Var dopo Cagliari-Juve. “Il fallo di mano di Bernardeschi si vedeva anche a velocità normale –ha affermato De Santis-. Il suo movimento non era naturale, va ad occupare uno spazio maggiore e non permettere alla palla di passare. La stessa cosa l’avevamo vista in Lazio-Torino e in Crotone-Napoli. Ho la sensazione che gli arbitri non abbiano acquisito la forza interiore per correggere i propri errori attraverso il var. E’ vero che sono stati corretti tanti errori col var, ma questo dovrebbe sollevare il problema di una classe arbitrale che commette troppi errori, perché sta perdendo la capacità di svolgere il suo ruolo, percepire il gioco del calcio. In una partita ci dovrebbero essere al massimo uno o due interventi del var, non cinque o sei come abbiamo visto in alcune gare”.

Clima di sospetti come nel pre-calciopoli? “A quei tempi c’erano più squadre attrezzate per vincere –ha spiegato De Santis-. Secondo me quest’anno le polemiche saranno addirittura maggiori perché questo è il primo campionato in cui stiamo vedendo un duello fra più squadre, mentre nei precedenti la Juve non aveva rivali. Io ho sempre detto: arriverà il momento in cui, come negli anni 2000, due-tre squadre lotteranno fino all’ultima giornata per lo scudetto e sarà normale che saliranno le polemiche per qualsiasi cosa. Credo che stiamo tornando a quei tempi, con la differenza che prima noi sbagliavamo sul campo e non avevamo la possibilità di rivedere le immagini. Se oggi, malgrado hai il var persisti nell’errore, c’è qualcosa che non quadra. Forse fai scattare di più nel tifoso il pensiero alla malafede e alla volontà di aiutare chissà chi. Io penso che nessun altro scenda in campo per aiutare nessuno, come noi scendevamo in campo per aiutare nessuno perché giocavamo tutto sulla nostra pelle. Alla fine c’è sempre di mezzo la Juve? Ma la Juve ci sarà sempre di mezzo. In questi anni non potevi discutere niente perché la Juve ha vinto 6 scudetti consecutivi con tanti punti di distanza sulla seconda, cosa volevi discutere? Non c’era quella pressione che c’era negli anni tra il 98 e il 2006, quando c’erano tante squadre che si contendevano lo scudetto”.

Se ci fosse stato il var ai suoi tempi. “Magari avessi avuto l’ausilio del var ai miei tempi, forse avremmo visto un’altra storia –ha dichiarato De Santis-. Sull’episodio del gol annullato a Cannavaro in Juve-Parma, avrei visto quello per cui la Juve protestava e cioè che non era calcio d’angolo, ma calcio di rinvio. Quindi se avessi potuto rivedere il replay avrei annullato comunque il gol e avrei dato calcio di rinvio. Invece lo annullai perché avevo visto un fallo di Cannavaro su Kovacevic. Su alcuni nastri che ho io si vede pure quel fallo, ma è storia passata. Oltretutto fischiai prima. Quelli sono momenti in cui devi anche avere fortuna. Senza quell’episodio le cose magari sarebbero andate in maniera diversa, perché io da quell’episodio poi mi trovai addosso tutto il problema di calciopoli. Sulle partite della Juve non è uscito nulla per quanto mi riguarda, ma ci volevano infilare dentro questo episodio. Nel 2004-2005 sono stato l’unico arbitro con cui la Juventus non ha mai vinto le partite cruciali”.

Il var occulto in Champions League. “Quando arbitravamo in Champions League chiedevamo aiuto al quarto uomo se attraverso le immagini poteva da darci una mano –ha rivelato De Santis-. Quando un arbitro scende in campo, lo fa per commettere il minor numero di errori possibili. Se io posso avere un aiuto, anche occulto, perché non dovrei usarlo?”.