Unicredit, Italpetroli, As Roma: mercoledì arbitrato, giornata campale per la famiglia Sensi

Pubblicato il 22 Giugno 2010 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

Rosella Sensi

Mancano meno di ventiquattro ore all’udienza di arbitrato fra Italpetroli e Unicredit per trovare una soluzione al contenzioso sul debito, ma le parti stanno ancora trattando per trovare un’intesa che soddisfi tutti gli attori in causa.

“Commentiamo gli accordi solo dopo che sono stati firmati”, fanno sapere da Piazza Cordusio, mentre i legali delle due parti stanno preparando le ultime carte da portare sul tavolo di Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrale che deve tentare di risolvere il nodo legato ai 325 milioni di euro di crediti che Unicredit vanta nei confronti della controllante della As Roma.

Di fronte a Ruperto, insieme ai  legali, Piergiorgio Peluso, direttore generale di Unicredit Corporate Banking, e Rossella Sensi, presidente della Roma, che si troverà di fronte a un bivio: accettare le proposte di Unicredit o tirare dritto per la propria strada verso la sentenza in tribunale.

Quella di mercoledì, comunque, sarà una tappa fondamentale per la permanenza della famiglia Sensi a capo della holding romana e, a cascata, della Roma, che controlla dal 1993. Negli ultimi giorni, si è letto da più parti che Unicredit starebbe chiedendo la cessione degli asset più redditizi di Italpetroli, fra cui appunto la squadra capitanata da Francesco Totti.

Nessuna fretta nella tempistica delle cessioni, né tantomeno che questi passino direttamente nelle mani di Unicredit, ma almeno un piano ordinato e concreto di dismissioni che consenta alla banca guidata da Alessandro Profumo di rientrare dalle somme prestate. In un primo momento, da diverse ricostruzioni di stampa emergeva la volontà di Unicredit di ottenere il controllo diretto della As Roma, ma l’assenza di acquirenti – dopo che anche il patron della Tachipirina, Francesco Angelini, si è defilato – potrebbe aver convinto la banca milanese ad assumere un atteggiamento più attendista, che potrebbe prevedere la permanenza dei Sensi a capo del club per un certo periodo.

Una fase transitoria verso un nuovo proprietario, che consentirebbe anche un disimpegno ‘morbido’ alla famiglia Sensi. Quello che è certo è che il futuro della squadra giallorossa è ancora in bilico, diviso fra le certezze dell’ottimo campionato appena concluso e le difficoltà proprietarie che rischiano di condizionare in modo deciso l’imminente campagna acquisti.