Atalanta giocherà Champions League a San Siro, sì di Inter e Milan

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2019 - 22:40 OLTRE 6 MESI FA
Atalanta giocherà Champions League a San Siro, sì di Inter e Milan

Ilicic e Gomez festeggiano la qualificazione dell’ Atalanta in Champions League. Foto ANSA/PAOLO MAGNI

MILANO – Restano dei dettagli burocratici da sistemare ma l’Atalanta, secondo quanto apprende l’ANSA, giocherà a San Siro la prossima edizione della Champions League. Dopo aver incassato il sì di Amministrazione Comunale di Milano e dell’Inter, oggi è arrivato anche il benestare del Milan. La richiesta dell’Atalanta era arrivata nei giorni scorsi perché lo stadio di Bergamo, attualmente in ristrutturazione, non è a norma con le regole della Uefa.

Il comunicato del Milan.

“Confermiamo di accogliere la richiesta dell’Atalanta di poter disputare gli incontri casalinghi della prossima Uefa Champions League allo stadio di San Siro. La nostra decisione è maturata nel rispetto del parere positivo del sindaco della città di Milano Giuseppe Sala e dopo aver recepito il forte desiderio in tal senso della proprietà del club bergamasco. Crediamo che questa opportunità sia di beneficio non solo per  la squadra di Bergamo, ma per tutto il calcio italiano, poiché ispirata da importanti valori come il senso di ospitalità, il rispetto e il fair play”.

Atalanta gioca Champions League a San Siro, la protesta della Curva Nord Inter.

La Curva Nord dell’Inter si schiera contro l’idea di concedere San Siro alla squadra di Bergamo per le gara di Champions League. “Altra scelta scellerata. Atalanta a Milano no grazie”, scrive la tifoseria organizzata interista su Facebook. La minaccia è quella di presentarsi allo stadio, nel caso in cui l’Atalanta dovesse giocare a San Siro.

“Invitiamo fin da ora tutti i frequentatori della Nord a ritrovarsi davanti al Baretto in tutte le occasioni in cui veramente l’Atalanta dovesse infestare il nostro stadio con la propria presenza per le partite di Champions – prosegue la Curva Nord – Il nostro dovrà essere un presidio civile nel limite del nostro diritto di una libera frequentazione di un locale pubblico con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sull’assurdità di una scelta dettata dagli interessi e che calpesta ogni logica”.