L’Atalanta piega 2-1 il Torino con gol di Simone Tiribocchi nei minuti di recupero

Pubblicato il 10 Ottobre 2010 - 22:46 OLTRE 6 MESI FA

Atalanta-Torino 2-1, gol: Padoin 7′, Sgrigna 28′, Tiribocchi 92′.

Sfida d’alta classifica allo stadio Atleti Azzurri di Bergamo. I padroni di casa partono con il piede sull’accelleratore e riescono a portarsi in vantaggio al 7′ grazie alla rete del centrocampista offensivo Padoin.

Il “cuore Toro” esce fuori nel momento più delicato della partita quando Sgrigna riesce a realizzare la rete dell’1-1.

Simone Tiribocchi è l’eroe della serata. Il suo ingresso in campo ha cambiato il volto della partita. Il “Tir” di Fiumicino ha realizzato a tempo scaduto la rete del 2-1 per l’Atalanta.

Posticipo serale dell’ottava giornata del campionato di calcio di Serie Bwin.

4-3-1-2 contro 4-2-3-1, spregiudicatezza alla sudamericana contro “abete”. Per sfrondare l’albero tattico di Franco Lerda e del suo Torino, mister Stefano Colantuono sceglie le certezze a discapito degli esperimenti.

Squadra che vince non si cambia, a parte l’inserimento del rientrante Raimondi in una retroguardia decimata dalle indisponibilità (Talamonti e Manfredini out, Capelli con la caviglia appena guarita): Doni, capitano di lungo corso, anche in occasione della traversata in notturna sotto la Maresana (si comincia alle 20,45) imbeccherà dalla tolda di comando i cannonieri Ardemagni e Ruopolo, forse gli uomini più in forma dell’esplosiva Atalanta vista per almeno un’ora a Modena.

Dal canto suo, il tecnico piemontese sceglie di blindarsi con De Vezze e De Feudis davanti a una difesa orfana dell’Under 21 Ogbonna, richiamato in servizio attivo in divisa azzurra dal generale Casiraghi.

Il peso dell’attacco graverà sulle spalle larghe del più famoso tra gli ex di turno (a parte il condottiero nerazzurro, ci sono anche Paolo Zanetti e Simone Tiribocchi; Rivalta è rimasto a casa), Rolando Bianchi, che avrà a supporto il trio Lazarevic-Obodo-Sgrigna.

Unico dubbio dell’allenatore di Fossano, il ballottaggio tra il ventenne sloveno e Iunco, tormentato in settimana dalla febbre: se il brindisino – goleador principe dei granata: 3 reti, contro le 2 di Bianchi – si riprenderà, il modulo potrebbe tramutarsi in un 4-3-3 con l’ex vicentino a partire largo dalla sinistra.

Stadio pieno e ultrà a casa. La rivoluzione della tessera del tifoso tocca e sconvolge Atalanta-Torino, partita attesa dalle due curve quasi come il giorno di Natale e da sempre sfida impegnativa per l’ordine pubblico. L’elenco di scontri, tafferugli, assalti, cortei blindati, feriti e cariche della polizia è infinito e ha profonde radici nella storia, ma rispetto al passato questa sera a Bergamo si vivrà un’atmosfera completamente diversa: ovvero ventimila tifosi sulle tribune e i fans più caldi delle due squadre confinati davanti alla tv. Gli ultrà di Atalanta e Torino non hanno aderito alla tessera del tifoso, anzi sono state le realtà più contrarie al progetto sostenuto dal ministro Maroni (vedi le proteste al Sestriere dei granata e l’assalto alla festa della Lega ad Alzano Lombardo), e per una serie di coincidenze non potranno esserci allo stadio Atleti Azzurri d’Italia nel posticipo di lusso di serie B.

La Curva Nord nerazzurra non si è abbonata per non sottoscrivere la card, ma in questo modo i tradizionali posti popolari sono stati occupati da persone (in maggior parte ragazzi) che non avevano mai (o quasi) vissuto il clima ultrà. Il presidente atalantino Percassi, grazie a prezzi scontatissimi e una campagna martellante, è riuscito a conquistare la fiducia di oltre 16 mila tifosi-abbonati e automaticamente ha spinto fuori gli ultrà guidati dal “Bocia”. Alcuni hanno cambiato settore comprando i biglietti volta per volta, altri si sono dispersi e in tanti hanno deciso di restare fuori dallo stadio (anche a causa di numerosi Daspo). La situazione della Maratona è simile, ma diversa nei numeri: dei 5 mila fedelissimi, solo in 1500 hanno rinnovato il proprio abbonamento e così a ogni partita i torinisti possono trovare biglietti disponibili. Il problema, però, nasce con le trasferte e i divieti posti dal Viminale. Contro il Sassuolo c’era stato il primo blocco per chi non è in possesso della tessera del tifoso e nel settore ospiti erano presenti 50 tifosi “normali”. Ora arriva il bis con l’Atalanta e difficilmente si potranno superare le cento presenze da Torino, visto che i pochi tagliandi rimasti dello stadio bergamasco si potevano comprare solo in Lombardia.

«Dispiace profondamente andare a Bergamo senza tifosi – commenta Franco Lerda -, ma questa è una grossa stupidaggine per il calcio in generale. Ci lamentiamo che la gente non va più allo stadio e poi mettiamo simili limitazioni. Non voglio entrare nel merito di certe scelte, ma i nostri tifosi non possono seguirci e tutto ciò non mi piace». Questo pensiero tormenta da tempo il tecnico granata. «Non è la prima volta che accade e poi la partita con l’Atalanta è importante per il nostro pubblico: avere 100 o 1500 tifosi al seguito cambia molto. La giocheremo per loro, che non potranno esserci: i nostri sostenitori vanno rispettati e noi vogliamo farlo sul campo». Senza serie A in campo e con tutte le attenzioni rivolte a Bergamo, grazie al posticipo serale di un campionato che rispetta in pieno lo spezzatino del calcio (due anticipi giocati ieri e oggi Frosinone-Reggina alle 12,30), Atalanta-Torino cresce nel valore e nel simbolismo.

Non solo per la sfida all’ex Colantuono o per il ritorno di Bianchi a casa, ma soprattutto per la classifica e perché per i granata si tratta del primo test di maturità. «Giochiamo tre partite in sei giorni e vogliamo avere un primo bilancio positivo. Mi aspetto di vincere perché è la miglior medicina: se vinci va sempre bene, anche se non giochi alla grande». Iunco ha recuperato, ma partirà dalla panchina e lascerà spazio a Obodo, con la possibilità di vedere in fase difensiva un centrocampo a tre. «Lì in mezzo si vincerà la partita – prevede Lerda -, e spero che si possa rimediare sulle palle inattive, sia offensive che difensive: quelle sono il nostro tallone d’Achille».

Questi i risultati dell’ottava giornata di Serie B:

Triestina-Siena 0-0
Pescara-Sassuolo 1-0
Frosinone-Reggina 1-2
Crotone-Varese 1-0
Empoli-Piacenza 1-1
Livorno-Cittadella 3-0
Modena-Albinoleffe 2-2
Padova-Grosseto 3-0
Portogruaro-Novara 1-5
Vicenza-Ascoli 1-0

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