Basket: orgoglio Teramo ma Dan Peterson non sbaglia un colpo

Pubblicato il 24 Gennaio 2011 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA

L’incantesimo del mago Peterson continua.

L’Armani Jeans Milano ha battuto la Banca Tercas Teramo 87-74, allungando la striscia positiva a quattro vittorie su quattro partite giocate dal ritorno in panchina del tecnico americano. Ma, come all’andata, per avere la meglio sulla Banca Tercas, ultima della classe, i biancorossi devono faticare piu’ del previsto. E, dal punto di vista della fluidita’ del gioco in attacco e della determinazione, stasera c’e’ da registrare un piccolo passo indietro rispetto alle ultime gare. Sugli spalti l’entusiasmo non manca pero’, complice forse il doppio impegno domenicale di Inter e Milan, gli spazi vuoti sono tanti.

E anche in campo si parte un po’ al rallentatore. Milano al 4′ e’ sul 9-2 e sembra gia’ poter scappare via, poi in due minuti subisce 9 punti senza andare a segno, con Teramo che passa in vantaggio (11-9).

Peterson chiama il time out, si fa sentire, butta dentro Greer, Pecherov e Mordente e l’Olimpia si rifa’ sotto, arrivando alla sirena avanti di 5 lunghezze (29-22). Teramo da’ l’impressione di non riuscire a rispondere e in apertura di secondo periodo sprofonda a meno 13 (37-24), sotto i colpi Pecherov, Melli, Maciulis e del neoarrivo Greer, che si e’ presentato al pubblico di Milano con un bottino finale di 14 punti e 2 assist. Ma la Banca Tercas, seppur orfana di un acciaccato De La Fuente, non ci sta a interpretare il ruolo di vittima predestinata.

E mentre l’ultimo acquisto dell’Olimpia Benjamin Eze fa capolino tra il pubblico del Forum, Zoroski, Polonara e Davis ne fanno 11, l’Armani sta a guardare e Teramo e’ di nuovo li’, a un passo. Al rientro dagli spogliatoi, gli abruzzesi continuano a premere e’ al 24′ arriva, per mano di Diener (top scorer con 17 punti) il nuovo sorpasso: 51-50. Il pubblico ammutolisce perche’ sembrano ripresentarsi gli spettri dei momenti peggiori della stagione. A scacciare i cattivi presagi ci pensano Mancinelli, Jaaber Pecherov, Greer e un redivivo Mordente, i quali a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto con un parziale di 29-8 mettono la parola fine alla partita, facendo tirare ai tifosi milanesi un sospiro di sollievo.