“Batistuta, mi fai l’autografo?”. Ma era un assegno. Processo contro truffatori

Pubblicato il 18 Dicembre 2012 - 18:49 OLTRE 6 MESI FA
Gabriel Batistuta (foto Lapresse)

BUENOS AIRES – Gabriel Batistuta, autografo con truffa: gli avevano chiesto un autografo, invece gli avevano fatto firmare un assegno. L’ex goleador della nazionale argentina e della Fiorentina ha firmato tempo fa un autografo, che poi è stato fatto diventare la firma di un assegno per un valore di 320.000 pesos, circa 60.000 dollari.

A confermare la truffa sono stati i giudici argentini al termine di una lunga indagine della magistratura, secondo la quale i presunti responsabili del fatto sono Mabel Lamelas ed Eduardo Sanz: contro entrambi è stato aperto un processo, sulla base del quale i due sono accusati tra l’altro di aver aggiunto alla firma di Batistuta, il suo nome, i documenti di identità e il domicilio, trasformando poi il pezzo di carta con l’insieme dei dati in un assegno.

Le accuse fanno riferimento a una ”truffa nell’ambito dell’utilizzo di un documento privato falso”, ricordano i giornali argentini, precisando che l’ex goleador è riuscito a bloccare il tentativo di raggiro prima che l’assegno venisse riscosso.

Dopo i suoi lunghi anni trascorsi in Italia e in altri paesi, Batistuta è poi rientrato, ormai anni fa, in Argentina, a Santa Fé, la provincia dove è nato e dove ora è il manager del club di calcio Colon.