Bayern, Van Gaal: “Inter difensivista”

Pubblicato il 22 Febbraio 2011 - 20:41 OLTRE 6 MESI FA

MILANO- Calcio d’attacco e attento allo spettacolo contro catenaccio. Nei nove mesi passati dalla finale di Champions League persa dal suo Bayern Monaco contro l’Inter, non e’ aumentata la simpatia nei confronti dell’Inter di Louis Van Gaal, che affronta la nuova sfida contro i nerazzurri battendo sullo stesso tema. L’Inter ”non e’ cambiata molto: non l’ho ancora vista giocare in maniera diversa”, spiega l’allenatore olandese del Bayern appena sbarcato a Milano alla vigilia dell’andata degli ottavi di Champions: ”Chi ha visto la finale sa bene cosa intendo, e poi basta vedere come l’Inter gioca ogni settimana. Anche contro il Cagliari – aggiunge -, nella ripresa si e’ chiusa dietro senza fare nulla mentre l’avversario attaccava”. Contro il Cagliari e’ andata cosi’ ma, si puo’ obiettare, l’Inter di Leonardo e’ ben piu’ spregiudicata di quella di Mourinho.

Amen: per Van Gaal, Inter uguale catenaccio, mentre il suo Bayern difende molto alto rischiando parecchio e ha segnato 39 reti in ultime 11 partite: ”Io – sottolinea – voglio offrire un calcio piu’ attraente per i tifosi: e’ piu’ difficile che pensare solo a difendersi”. Stessi concetti espressi a caldo dopo la finale di maggio. Per molti osservatori la doppia sfida degli ottavi e’ una rivincita. Non per allenatore e giocatori del Bayern. ”Vogliamo vincere a prescindere – taglia corto Van Gaal che prova a mettere pressione sugli avversari -. E’ favorito sempre il campione in carica, e poi l’Inter gioca in casa”. Eppure sembra che i bavaresi non abbiano ancora digerito la debacle di Madrid. ”Secondo me nella lista dell’Inter non ci sono nomi da aver paura, ce ne sono piu’ nel Milan”, punzecchia Bastian Schweinsteiger, da tempo nel mirino di Massimo Moratti, cosi’ come Philipp Lahm. ”Quello che e’ stato e’ stato, non si puo’ parlare di rivincita – dice il capitano del Bayern -.

Noi dobbiamo puntare sulle nostre qualita’ offensive, tenere ritmo alto ed essere molto attenti, evitare di perdere molti palloni come nella finale”. Abbandonate le ambizioni in Bundesliga (e’ a 13 punti dalla vetta) il Bayern si concentra sull’Europa. Si affida a Frank Ribery, che a Madrid non c’era, e ad Arjen Robben, rientrato a meta’ gennaio da un infortunio. Quando la coppia (ricomposta il 12 febbraio dopo 273 giorni) e’ in campo la squadra fa il salto di qualita’, ma non e’ da sottovalutare il peso di Mario Gomez capocannoniere della Bundesliga con 18 centri. Punto forte fra gli undici di Van Gaal e’ anche Thomas Kraft, 23 anni, partito come vice di Jorg Butt e diventato da qualche mese portiere titolare: ”E’ la partita piu’ importante della mia carriera, aspetto da tempo una serata cosi”’. Proclami a parte, e’ forse l’unico che non pensa a una rivincita