CALCIOMERCATO – Tre squadre in un giorno è l’impresa di Dimitar Berbatov. Il centravanti bulgaro del Manchester United, prima raggiunge l’intesa con la Fiorentina e prende l’aereo in direzione Firenze per sottoporsi alle visite mediche, poi si ferma a Monaco di Baviera per lo scalo, e lì viene raggiunto dall’offerta della Juventus. In poche ore l’affare con i campioni d’Italia si avvicina alla definizione, con l’assalto del Fulham che sembra essere respinto. Ma qui arriva l’ultimo, incredibile colpo di scena: Berbatov rifiuta la Juve e sceglie proprio il club londinese. Motivi familiari a quanto pare. Beffate quindi in un colpo solo Fiorentina e Juve.
“Sono cose normalissime negli ultimi giorni di mercato, sono dinamiche tipiche del calciomercato. Non siamo sbalorditi, piu’ che un rifiuto appare una scelta di vita”, spiega l’amministratore delegato bianconero, Beppe Marotta.
Non l’ha presa benissimo la Fiorentina, che ha diffuso una dura nota: “L’operazione è saltata definitivamente dopo che era stato definito un accordo con il Manchester United e dopo che era stata raggiunta un’intesa verbale con il calciatore sul suo contratto”. Poi l’accordo con il giocatore, il volo di Berbatov verso Firenze. “Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell’etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà”. Riferimento a Juve e Fulham.
“La Fiorentina protesta? Se si riferisce alla Juve, la protesta si rimanda al mittente, se al Fulham non lo so. Noi abbiamo agito con massima trasparenza e correttezza”, ribatte l’ad bianconero Marotta. “Abbiamo contattato il Manchester United dopo aver appreso che il giocatore non sarebbe andato a Firenze”.
Il club di Della Valle ne ha anche per Berbatov in persona: “Per quanto riguarda il calciatore al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta”.
Dopo questo mercoledì ai limiti dell’incredibile, restano due giorni alla Juve per piazzare il colpo in attacco. “Potremo cogliere opportunità pur che servano a migliorare il livello qualitativo – prosegue Marotta – Bendtner? E’ un giocatore sul mercato, è disponibile, ed è oggetto di una nostra valutazione. Llorente? E’ un’idea utopistica pensare di averlo con noi in questi due giorni”.
I commenti sono chiusi.