Brescia: morto Gino Corioni, presidente di Baggio e Mazzone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2016 - 08:42 OLTRE 6 MESI FA
Brescia: morto Gino Corioni, presidente di Baggio e Mazzone

Brescia: morto Gino Corioni, presidente di Baggio e Mazzone (foto d’archivio Lapresse)

BRESCIA – È morto agli Spedali Civili di Brescia all’età di 78 anni l’ex presidente del Brescia, Gino Corioni. Avrebbe compiuto 79 anni a giugno. Corioni è stato presidente delle rondinelle per 22 anni acquistando la società nel 1992 e lasciandola al termine della stagione 2014 con il commissariamento da parte di Ubi Banca. Lascia la moglie e cinque figli. Sotto la sua presidenza sono passati da Brescia giocatori del calibro di Hagi, Baggio, Guardiola e tecnici come Lucescu, Mazzone e De Biasi.

La sua biografia da Wikipedia:

Nel 1962 Corioni fonda la Saniplast S.p.A., azienda bresciana specializzata in arredamenti da bagno.

Negli anni successivi Corioni entra anche nel mondo del calcio, prima come consigliere del Milan arrivando anche vicino alla presidenza, alla fine dell’era Farina e poi nel 1985 diventando presidente del Bologna conquistando la promozione in serie A e portando poi la squadra in Coppa UEFA.

In precedenza era stato presidente dell’Ospitaletto.

Dopo aver ceduto il Bologna a partire dal gennaio 1992 è il presidente del Brescia sostituendo Claudio Cremonesi e conquistando anche in questo caso la promozione in serie A e portando poi la squadra ad un passo dalla Coppa UEFA nel 2001 grazie ad un gruppo guidato da Carlo Mazzone in panchina e Roberto Baggio sul campo.

Nel luglio 2014 dopo un’annata deludente, con tre cambi di panchine che vede la sua squadra qualificarsi undicesima sfiorando i playoff, la crisi economica colpisce la sua società. Ubi banca al fine di coprire l’iscrizione del brescia,e saldare gli stipendi concede un prestito da 4 milioni di euro, chiedendo in cambio le dimissioni di Luigi Corioni da presidente del Brescia, mantenendo tuttavia la proprietà della stessa squadra lombarda. A febbraio 2015 cede la società, sotto la regia di Ubi Banca e del presidente degli industriali Bresciani Marco Bonometti, alla fiduciaria milanese Profida.

Il 5 gennaio del 1982 viene nominato Commendatore della Repubblica dal Presidente Sandro Pertini.