Calcio, arbitri: la nazionalità svela le “manie”

Pubblicato il 16 Dicembre 2009 - 19:17 OLTRE 6 MESI FA

Gli arbitri che dirigono le partite di Champions League e Europa League non sono tutti uguali, ma c’é da temerli in modo diverso a seconda della loro nazionalità: cattivissimi con la squadra che gioca in casa e molto generosi coi cartellini gialli i greci, al contrario troppo clementi con la squadra in casa i belgi.

Lo rivela un’indagine pubblicata sul Journal of Economic Psychology da esperti dell’università inglese di Bath (e coordinata da Stephen Dobson della Nottingham Trent University).

Le squadre italiane, secondo lo studio, sono comunque ‘trattate male’ dagli arbitri: infatti sia che giochino in casa sia in trasferta, incorrono in un maggior numero di cartellini rossi e gialli rispetto alla squadra avversaria, qualunque sia la nazionalità arbitrale. Gli esperti hanno analizzato 1.717 partite di coppa Uefa (ora Europa League) e di Champions disputate tra il 2002-3 ed il 2006-7.

Gli arbitri greci infliggono moltissime ammonizioni alla squadra che gioca in casa, mentre i portoghesi sono severi con quella in trasferta, dando a quest’ultima più cartellini gialli in assoluto rispetto ai colleghi di altre nazionalità.

Gli arbitri inglesi in media usano più cartellini rossi dei colleghi di altre nazionalità, e lo fanno contro entrambe le squadre in gioco. Infine i belgi colpiscono più spesso la squadra fuori casa: un cartellino rosso ogni 62 partite contro la squadra che gioca in casa, invece molti di più, uno ogni 15 in media, contro quella in trasferta.