Calcio, Milan-Atalanta: 20 anni dopo Sacchi chiede scusa per lo scarso fair play dei suoi

Pubblicato il 29 Settembre 2010 - 17:08 OLTRE 6 MESI FA

Dopo Borgonovo anche Arrigo Sacchi chiede scusa all’Atalanta per il famoso episodio del 26 gennaio 1990, quando il suo Milan non restituì la rimessa laterale e si guadagnò un rigore trasformato da Baresi che eliminò i bergamaschi dalla Coppa Italia. ”E’ una di quelle cose che vorresti non aver mai fatto – ha spiegato il neo coordinatore delle nazionali giovanili azzurre, in visita al centro sportivo atalantino di Zingonia – In quella occasione non abbiamo avuto il giusto spirito sportivo. Errare humanum est… Ma ci riscattammo in parte nella finale persa contro la Juve, quando Ancelotti fu colpito da un petardo e svenne. Mi disse che se la sentiva di continuare e così non facemmo ricorso”.

Quella in casa atalantina è la prima delle visite che Sacchi effettuerà nei settori giovanili italiani. ”Partire da qui era un obbligo perchè il vivaio è il fiore all’occhiello dell’Atalanta – ha detto l’ex ct – Il presidente Percassi crede molto nei giovani ed è un innovatore. E a me piacciono gli innovatori…”.

Il tecnico romagnolo ha tenuto a lezione gli allenatori atalantini per due ore: ”Ho cercato di seminare qualche dubbio e magari di dare qualche certezza. Ho detto loro che bisogna partire dal gioco ma anche dalla persona: il fair play è fondamentale. Il mio sogno è riuscire ad avere squadre in grado di vincere e convincere, ma che sappiano anche perdere con dignita”’. Sacchi ha poi portato l’esempio dell’Ajax, capace di mettere in difficolta’ il Milan con una squadra imbottita di ventenni.

”In Italia non sarà possibile avere squadre simili finchè si metterà tutto in discussione dopo due sconfitte – prosegue Sacchi – Da noi conta solo il risultato, invece bisogna capire che ai risultati bisogna arrivare attraverso il merito. Ci arriveremo lavorando sui giovani con pazienza e competenza. Il mio Milan aveva un’età media di 25 anni, dicono che adesso non si potrebbe più fare. Ma poi vedo il Barcellona vincere con una squadra fatta di giovani e allora significa che è possibile…”.

Sacchi ha infine evitato di tornare sul battibecco avuto con Ibrahimovic dopo Milan-Auxerre: ”Era stanco…” ha sorriso l’ex ct.