Bologna, fidejussioni false: indagine in corso, il patron Porcedda parte lesa

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 17:31 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Porcedda

Sono truffa aggravata dal danno ingente e falsità materiale i reati ipotizzati dall’inchiesta messa in moto dalla denuncia del presidente del Bologna Sergio Porcedda nei confronti di un broker che avrebbe procurato una falsa fidejussione (intestata alla Bnl) da presentare alla Lega Calcio.

Lo stesso Porcedda, sentito venerdì mattina per oltre due ore in Procura dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, e il Bologna Calcio, figurano come parti offese. Giovannini è anche il coordinatore del gruppo della Procura che tratta le società.  Secondo quanto si è appreso il broker che ha prodotto la falsa fidejussione per oltre 10 milioni di euro è un uomo di 46 anni che ha una sentenza passata in giudicato per falso in scrittura privata, truffa e ricettazione. Inoltre in passato è stato dichiarato fallito.

Porcedda al broker aveva, secondo la sua denuncia, già pagato alcune decine di migliaia di euro per l’intermediazione. Il pm ha disposto il sequesto degli assegni. Già un paio di mesi fa il presidente del Bologna aveva presentato una denuncia per un’altra fidejussione relativa ad un altro intermediario che aveva già originato un precedente fascicolo e anche il broker di questa vicenda è indagato.

All’audizione di venerdì mattina erano presenti anche gli investigatori dei carabinieri di Bologna Centro e del Nucleo investigativo del reparto operativo che si occupano degli accertamenti. Nessun istituto di credito è coinvolto nella vicenda.