Calcio, Corioni si sente al capolinea: “La mia era a Brescia è finita”

Pubblicato il 19 Aprile 2011 - 18:58 OLTRE 6 MESI FA

Gino Corioni

BRESCIA – Il giorno dopo aver gettato ombre scure sul futuro societario del Brescia, Gino Corioni ha sentito l’esigenza di andare al campo d’allenamento e di tenere a rapporto la squadra per tranquillizzarla. Ce n’era bisogno perché il suo sfogo culminato nella frase, ”La mia epoca al Brescia è finita, il futuro non dipende più da me”, ha creato parecchio scompiglio.

In città non si parla d’altro e il timore è quello che i giocatori possano sentirsi smarriti in una situazione già di per sé molto delicata nella quale la corsa salvazza è diventata una caccia al miracolo. Con i giocatori Corioni ha puntualizzato che il suo è stato uno sfogo teso una volta di più a smuovere le acque, a cercare di rinforzare la società per garantirle un futuro più roseo e di stabilità.

I giocatori insomma, dal suo punto di vista devono stare sereni, non hanno nulla da temere. Corioni ha poi richiamato l’attenzione di Caracciolo e compagni sulla sfida contro il Milan: ”Perché l’unica cosa che vi dico oggi – ha poi detto ai giornalisti – è che dobbiamo a provare a vincere con la squadra di Allegri”.

Il confronto presidente-squadra è durato circa mezz’ora. Nel frattempo, ha parlato il vice presidente del Brescia, Luca Saleri, che gia’ in passato aveva cercato, senza riuscirci, di coinvolgere nella gestione del Brescia altri industriali: ”Il presidente è  stanco, fa sempre più fatica. Ma le sue parole non sono state un segnale di resa: lui vuole construire una squadra e una società sempre competitive. Per quanto mi riguarda sto già dando un contributo economico, ma di più non posso fare. Ora tocca ad altri fare la loro parte”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il consulente tecnico del Brescia Gigi Maifredi: ”Le parole del presidente sono state quelle di un uomo deluso e amareggiato. Ha sempre fatto tanto e mai è stato aiutato a far grande questa societa”’. Si e’ comunque scatenato il toto-industriale che potrebbe raccogliere l’eredità di Corioni. E’ uscito il nome di Giuseppe Pasini – settore siderurgico – già presidente della Feralpisalò, formazione che milita nel girone A di seconda divisione.

”Da bresciano – ha detto il diretto interessato – mi sento chiamato in causa. Ma questo non è un momento favorevole per l’industria ed io devo prima pensare ai miei lavoratori. Non è il momento di esporsi con il calcio. Non più di quanto stia già facendo con la mia squadra. Tuttavia se si delineasse un progetto da condividere con altri imprenditori o industriali, darei la mia disponibilità”. Questioni societarie a parte, il Brescia è alla disperata rincorsa della salvezza. In mattinata c’è stato un lungo colloquio tra Corioni e Iachini che secondo indiscrezioni era in bilico. Si va avanti con l’allenatore marchigiano.