Diritti televisivi, respinto ricorso Conto tv. Campionato “salvo”

Pubblicato il 24 Maggio 2010 - 09:41 OLTRE 6 MESI FA

Il Tribunale civile di Milano, ha respinto  il ricorso di Conto Tv sull’assegnazione dei diritti televisivi per il campionato di calcio di serie A e B. Con la sentenza, l’accordo esistente tra Sky e Lega Calcio rimane quindi valido.

Grazie alla decisione, quindi, i 20 club di serie A tirano un sospiro di sollievo. In ballo c’era un contratto in essere da 1.149 milioni di euro, una cifra pari a circa l’80% del fatturato della massima serie. Se il tribunale avessa accolto il ricorso e cancellato l’accordo con Sky tutti i club italiani si sarebbero trovati senza la loro principale fonte di introiti con conseguenze che il presidente della Lega Maurizio Beretta aveva definito “catastrofiche”.

Quali? Innanzitutto l’iscrizione al prossimo campionato di serie A e B sarebbe stata impossibile per diversi club perchè il contratto in essere con la tv di Murdoch viene usato come garanzia da molte squadre per mettersi in regola con i pagamenti degli stipendi ai calciatori. Per avere diritto all’iscrizione, infatti, i club devono avere i bilanci in regola entro il 30 giugno,

All’origine della querelle giudiziaria tra Sky e Conto Tv c’è la scelta della Lega Calcio di mettere in  vendita, per quello che riguarda le trasmissioni satellitari, un solo pacchetto di diritti televisivi, pacchetto immediatamente acquistato dall’emittente di Murdoch. La decisione, però,  secondo il titolare di Conto Tv Marco Cristino è “palesemente contraria alle disposizioni dell’antitrust”. Non a caso, per quello che riguarda le trasmissioni in digitale terrestre, gli operatori sono due: Mediaset e Dahlia.

L’Antitrust sulla questione aprì subito un’indagine ipotizzando ai danni di Sky l’abuso di posizione dominante. Dopo un primo pronunciamento a favore della piccola emittente toscana, però, un nuovo verdetto ha dato ragione a Sky. Da qui il nuovo ricorso e il nuovo no a Conto tv, stavolta da parte del tribunale di Milano.

Conto Tv è un’emittente che fattura poco più di 6 milioni l’anno, grazie quasi esclusivamente ai film pornografici. Una “linea editoriale” chiara a chiunque navighi sul sito internet dell’emittente toscana: sulla home page una signorina in minigonna elenca le “delizie” del palinsesto: “Etero, gay, lesbo, extreme e trans. Per tutti i gusti e per tutte le tasche”. Il calcio, invece, no: quello resta a Sky.