Calcio e Covid, cambia il protocollo: quarantena soft, ci si ferma con 12 positivi in squadra (senza Primavera)

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 12 Gennaio 2022 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Calcio e Covid, cambia il protocollo: quarantena soft, ci si ferma con 12 positivi in squadra (senza Primavera)

Calcio e Covid, cambia il protocollo: quarantena soft, ci si ferma con 12 positivi in squadra (senza Primavera) (foto Ansa)

Il mondo del calcio si attrezza per frenare l’ascesa della variante Omicron del Covid. Il presidente del consiglio Draghi, aveva chiesto alla Lega calcistica italiana di fermare il campionato o di disputare le partite a porte chiuse. Non sono state adottate queste misure estreme, gli stadi restano (per ora) aperti al pubblico ma con una capienza di massimo 5000 spettatori. Sono davvero pochi per impianti giganteschi come lo Stadio Olimpico di Roma e lo stadio Giuseppe Meazza ‘San Siro’ di Milano. Ma meglio pochi che niente e prima di tutto viene la salute dei cittadini. 

Calcio e Covid, nuovo protocollo dopo che molte partite di inizio 2022 sono saltate per i contagi

Nelle prime giornate del 2022, molte partite non sono state disputate perché le asl locali hanno bloccato le partenze delle squadre che avevano molti casi di Covid in organico. Per evitare nuovi casi analoghi, il mondo del calcio deve pubblicare un nuovo protocollo anti Covid

E’ stato trovato l’accordo per la bozza del Governo dopo il vertice con Coni e Federazione Medico-Sportiva: le squadre di calcio si fermeranno (quindi non disputeranno le partite) con 12 casi in rosa. Attenzione, c’è una novità importante: in questo conteggio non verranno contemplati i giocatori della Primavera che sono stati aggregati, occasionalmente, alle prime squadre. Quindi dovranno essere effettivamente 12 componenti del gruppo prima squadra. 

Calcio e Covid, avanti con la quarantena soft 

Si proseguirà anche con la quarantena soft che permette ai contatti stretti dei positivi di continuare ad allenarsi e di giocare le partite. Ovviamente, per giocare a calcio, i giocatori dovranno essere vaccinati. Ad esempio, Wojciech Szczesny della Juventus non scenderà in campo per la finale di Supercoppa contro l’Inter.

L’estremo difensore polacco ha cominciato l’iter vaccinale solo qualche giorno fa con la prima dose. Quindi non dispone ancora del Green Pass. Quando sarà in possesso del Green Pass,   il calciatore tornerà a svolgere regolarmente tutte le attività del gruppo prima squadra.