Calcio e Fede in Qatar: 32 squadre, 5 religioni: campioni come Messi ricoperti di tatuaggi con immagini sacre

Calcio e Fede ai Mondiali in Qatar: 32 squadre, 5 religioni: campioni come Messi e Giroud si sono ricoperti di tatuaggi con immagini sacre o citano i Salmi di Re Davide

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 4 Dicembre 2022 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA
Gli ortodossi sono rappresentati dalla sola Serbia.

Gli ortodossi sono rappresentati dalla sola Serbia.

Calcio e Fede ai Mondiali in Qatar, non solo polemiche e Politica. Ma anche Fede. Esibita o nascosta. Tatuata sulla pelle di campioni o di gregari. Ma c’è.

Messi ha, sul bicipite destro, Gesù Cristo con la corona di spine. Il bomber francese Giroud (Cristiano evangelico dichiarato) si è fatto tatuare il Salmo 22 della Bibbia, attribuito  a David re d’Israele. Fu peccatore e santo, patrono di poeti e musicisti, valoroso guerriero.

Il danese Kjaer, figlio di una professoressa di religione, di tatuaggi ne ha due: la Vergine Maria e addirittura l’ultima cena di Leonardo, il famoso Cenacolo, capolavoro del Rinascimento.

Cheshmi, il gigante dell’Iran che ha sbloccato la partita con il Galles nei minuti di recupero con un bolide da lunga distanza – primo gol iraniano del Mondiale – si è inginocchiato, faccia sul prato, e ha ringraziato Allah. Era entrato in campo da un quarto d’ora soltanto.

E non va dimenticato l’omaggio, sempre ad Allah, dei giocatori del Marocco dopo aver battuto il quotato Belgio (2-0) di Courtois, Lukaku, De Bruyne, Mertens, De Ketelaere. Vero, c’è anche il rovescio della medaglia: il fanatismo religioso, cioè gli l’adesione irrazionale e incondizionata ad un credo religioso che spesso in degenera nella intolleranza. Come è accaduto a Bruxelles (domenica  27 novembre) dove la festa degli immigrati marocchini si è trasformata in rivolta  con feriti, auto incendiate, stazioni del  metro chiuse.

CINQUE RELIGIONI, 32 NAZIONALI DI CALCIO

Tutti i culti sono ammessi ai mondiali di calcio nel Qatar musulmano. A Doha c’è anche una chiesa cattolica. La frequentano italiani, filippini, indiani, libanesi.  Al  torneo si contano cinque religioni. Ci sono cattolici, ortodossi, protestanti, musulmani e due squadre di religione buddista: Giappone e Corea del Sud. 

I musulmani sono rappresentati da 6 Paesi: Arabia Saudita, Iran, Marocco, Qatar,Senegal e Tunisia. Gli ortodossi sono rappresentati dalla sola Serbia. I protestanti da sette: Australia, Danimarca, Ghana, Galles, Inghilterra, Stati Uniti, Svizzera. I Paesi cattolici sono 16: Brasile, Argentina ,Belgio, Spagna, Portogallo, Olanda, Polonia, Messico, Ecuador, Uruguay, Camerun, Costa Rica, Croazia , Francia, Germania, Canada.

QATAR, TUTTI I CULTI PRESENTI

Praticamente ci sono tutti. L’Islam è la religione più diffusa (quasi il 70%). È la religione di stato. Seguono alla pari  Cristiani e Induisti (13,8%). Oltre il 3% segue il buddismo. Il resto (briciole) è appannaggio di piccoli gruppi di seguaci del Bahaismo (religione monoteistica nata in Iran)  e dell’ebraismo.

La costituzione garantisce a tutti la libertà di praticare i riti religiosi ma  è vietato fare proselitismo. Ed è considerato illegale passare dall’Islam ad un’altra religione. Ma le cose cambiano in fretta. Ad esempio, già spostato il giorno di festa, non più il venerdì ma la domenica. Altri cambiamenti sono allo studio. Se ci saranno, questo Mondiale non sarà passato invano.