Calcio e gestacci, non solo Cristiano Ronaldo: i casi celebri

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Marzo 2019 - 14:06| Aggiornato il 5 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il gestaccio di Cristiano Ronaldo all’indirizzo dei tifosi spagnoli dopo il terzo gol segnato in Champions al termine di Juventus-Atletico Madrid, quando si e’ toccato ripetutamente la zona inguinale in direzione del settore occupato dalla tifoseria avversaria, non e’ una cosa inedita nel calcio. Nella storia, infatti, ci sono stati molti casi analoghi in precedenza, a partire proprio da Diego Simeone che aveva fatto lo stesso gesto (ma non indirizzato verso i tifosi juventini) nella gara d’andata di Chamnpions vinta dall’Atletico sulla Juve per 2-0.

Dopo la partita d’andata tra le due squadre, il tecnico dell’Atletico Madrid e’ stato punito con una multa da 20 mila euro per “condotta impropria”, essendosi toccato gli “attributi”. A differenza di Ronaldo, Simeone si e’ scusato per il gesto e lo ha motivato dicendo che era solo un riferimento agli “attributi” mostrati da lui e dalla sua squadra nel match contro la Juventus. La Uefa ha dunque ritenuto non offensivo il gesto e si e’ limitata a infliggere una multa.

Calcio e gestacci, da Sarri ad Ancelotti: i casi più famosi

La lista pero’ continua. Nello scontro per lo scudetto del 22 aprile 2018 il tecnico del Chelsea Maurizio Sarri si lascio’ andare al brutto gesto contro i tifosi della Juventus per poi chiarire: “Non si trattava di tifosi, con i quali anzi abbiamo scherzato in albergo. Era un gruppo di persone che ha sputato contro il nostro pullman e ci ha insultati in quanto napoletani. Il gesto era per loro”.
Lo stesso avvenne per Roberto Pruzzo e Bruno Conti, che furono immortalati mentre facevano il gesto davanti allo stemma del Liverpool prima della semifinale dell’anno scorso contro i Rossi. I due, che volevano ricordare in modo scherzoso la finale persa nel 1984 ai rigori, dovettero chiedere scusa.

Un passo falso lo ha commesso anche Carlo Ancelotti il quale, nella sua avventura al Bayern, mostro’ il dito medio ai tifosi dell’Hertha Berlino. Per risolvere il problema, il tecnico dono’ spontaneamente 5 mila euro in beneficenza, affermando: “L’ho fatto, ma poco prima mi avevano sputato”.
Anche Roberto Mancini commise lo stesso sbaglio nel derby di Milano del 2016 e anche in questo caso arrivo’ il chiarimento: “Mi rivolgevo a dei tifosi del Milan che mi insultavano e non dovevano essere li'”.
La lista continua poi con Fabio Capello (Real Madrid-Saragozza, 2007) e Delio Rossi (Sampdoria-Roma, 2013): il primo si scuso’ e fu multato dal proprio club, mentre il secondo fu punito con due giornate di fermo. Tra i calciatori poi ricordiamo Luis Suarez, che fu squalificato nel 2011 per aver fatto il dito medio contro i tifosi del Fulham, gesto che ha ripetuto nuovamente nelle qualificazioni ai mondiali 2018 durante Cile-Uruguay.
Bisogna poi citare anche lo stesso Cristiano Ronaldo il quale nel 2011, nell’ambito della qualificazione a Euro 2012, fu accolto dai tifosi bosniaci con un puntatore laser e un coro che inneggiava all’eterno rivale del portoghese, Messi. Anche in quel caso, Ronaldo si lascio’ andare al gestaccio.

Nel maggio 2015, il romanista Daniele De Rossi utilizzo’ il dito medio per festeggiare la vittoria nel derby, ma il gesto gli costo’ il deferimento. Nel novembre dello stesso anno Edu Vargas, nella sfida per le qualificazioni mondiali tra Uruguay e Cile, fu ricoperto da una pioggia di fischi al momento della sostituzione all’81’, cosi’ l’ex attaccante del Napoli rivolse il gestaccio ai tifosi, ottenendo un turno di squalifica.

fonte: Agi.