Calcio, il Gubbio sogna: in due anni dalla serie C2 alla Serie B

Pubblicato il 26 Aprile 2011 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA, 26 APR – Pronosticarlo a inizio stagione era da matti, che poi sono uno dei marchi distintivi della citta’. Fatto sta che dopo un campionato straordinario il neopromosso Gubbio, in testa al girone A della prima divisione, e’ a un passo dalla serie B: con sette punti di vantaggio a tre giornate dal termine, la squadra allenata da Vincenzo Torrente e con direttore tecnico Gigi Simoni potrebbe festeggiare gia’ domenica prossima, se uscira’ imbattuta dallo scontro diretto a Sorrento. In una citta’ di imprevedibili e geniali sognatori (si assegna addirittura la patente di ”matto di Gubbio” dopo tre giri di corsa attorno a una fontana), basta questo a scatenare entusiasmo: nonostante la festa dei Ceri, altra tradizione locale, si avvicini, da qualche settimana infatti si parla soprattutto di calcio. La squadra rossoblu’ vola dunque verso quella serie B gia’ assaporata per un solo anno nel 1947, un traguardo che se centrato, dice il direttore tecnico Luigi Simoni ”avra’ per me lo stesso sapore della Coppa Uefa con l’Inter”.

”Pensare che la promozione e’ gia’ raggiunta – avverte pero’ Simoni – sarebbe la cosa piu’ sbagliata che potremmo fare. Perche’ il Sorrento puo’ ancora sperare ed e’ giusto che lo faccia fino a che la matematica lo consentira”’. Per Simoni ”il merito di questi due anni esaltanti e’ di tutti”. ”La particolarita’ – aggiunge – e’ di non avere mai speso un solo euro per acquistare i giocatori, puntando solo su giovani in prestito dalle societa’ maggiori. E questo e’ un modo di fare calcio che puo’ permettere anche a club piccoli con il Gubbio di ottenere grandi risultati. Dovessimo andare in serie B, penso che questa dovra’ essere la politica da continuare a seguire, considerando che il campionato garantira’ comunque maggiori contributi”.

A 72 anni, Simoni non nasconde di ”aver trovato il gusto di vivere il calcio come divertimento”. ”Anche se poi – sottolinea – ogni vittoria ha il suo fascino e per me, vincere con il Gubbio ha lo stesso valore di quando ho conquistato la Coppa Uefa con l’Inter. Io ho messo a disposizione la mia esperienza, adeguandomi a categorie che non conoscevo, ma e’ divertente che in queste settimane mi abbiano chiamato altre societa’ in vista del prossimo anno. Facendomi sentire come un giovane che deve fare carriera”. Gubbio, con il suo territorio, conta oltre 30 mila abitanti, 4 mila dei quali erano domenica scorsa erano allo stadio per la sfida con il Lumezzane. A sostenere la squadra ci sono i due cementifici della citta’, che alternano di anno in anno il proprio marchio sulle maglie in una sorta di par condicio dello sponsor. Il capitano e’ Alessandro Sandreani, figlio dell’ex allenatore Mauro, oggi capo degli osservatori della Juventus. Da qualche settimana in citta’ si parla anche del problema-stadio. Il ”Barbetti”, infatti, per la serie B dovra’ essere adeguato ma il presidente Marco Fioriti si e’ detto ”fiducioso” che sara’ pronto per l’inizio del prossimo campionato. Di quale categoria pero’, per scaramanzia, non lo dice.