Calcio, inchiesta sugli ultras del Napoli: 11 arresti

Pubblicato il 16 Febbraio 2012 - 09:05 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – La Polizia di Stato della Questura di Napoli sta eseguendo 11 misure cautelari, emesse dal gip nei confronti di appartenenti al gruppo di tifosi ultra' del Napoli dei cosiddetti 'Bronx'.

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un'indeterminata serie di delitti in occasione di manifestazioni calcistiche nazionali ed estere.

Le indagini che hanno portato all'arresto di 11 tifosi ultra' del Napoli sono state coordinate dal gruppo specializzato in reati sportivi di magistrati della Procura della Repubblica di Napoli e sono state condotte per oltre due anni dalla Sezione Investigativa della Digos, con attivita' di osservazione e servizi tecnici di intercettazione telefonica ed ambientale.

Gli indagati hanno preso parte ai gravi atti di violenza commessi a Napoli il 9 maggio 2010, in occasione della gara Napoli-Atalanta, a seguito dei quali rimasero feriti 13 agenti della Polizia di Stato; a Udine il 7 febbraio 2010, in occasione dell' incontro Udinese-Napoli, a Bucarest (Romania) il 30 settembre 2010, in occasione della gara di Europa League Steaua-Napoli, ed ancora, a Napoli, il 21 ottobre 2010, in occasione della gara Napoli-Liverpool, anch'essa valida per la stessa competizione internazionale. In quest' ultima occasione furono aggrediti e feriti, in diverse circostanze, sette turisti inglesi e cinque agenti della Polizia di Stato.

Gia' il 16 novembre 2010, su ordine degli magistrati della Procura della Repubblica che hanno coordinato le indagini, la Digos aveva eseguito ispezioni personali e perquisizioni nei confronti di 57 appartenenti ai gruppi di ultra', verificando, per ognuno di essi, la presenza sul corpo dei tatuaggi che ne contraddistinguevano l'organicita' al gruppo.

Nel corso di quella operazione, furono sequestrati in numerose abitazioni ingenti quantitativi di oggetti contundenti e capi di abbigliamento utili per il 'travisamento', tutto materiale utilizzato dagli indagati nell'esecuzione di aggressioni pianificate alle tifoserie di squadre avversarie ed alle Forze dell' Ordine.