Ucraina: l’Uefa dice basta alle ingerenze politiche altrimenti niente Euro 2012

Pubblicato il 29 Gennaio 2011 - 00:35 OLTRE 6 MESI FA

La Roma, avversaria dello Shakhtar Donetsk agli ottavi di finale della Champions League, potrebbe passare il turno senza giocare. Il comitato esecutivo Uefa, riunito a Nyon, ha infatti minacciato di squalificare tutte le squadre ucraine dalle competizioni internazionali qualora non cessassero le ingerenze politiche nel funzionamento della federazione. Anche l’organizzazione dell’Europeo 2012 potrebbe essere rimessa in causa. Fra gli altri punti salienti dell’esecutivo, la visita del commissario europeo in carica dello sport – che non autorizza a limitare il numero di comunitari in campo – e la costituzione di un gruppo di lavoro sul calendario internazionale.

”Seguendo quanto fatto dalla Fifa il 24 gennaio, abbiamo deciso di inviare alla federazione ucraina una lettera in cui le chiediamo di fare quanto necessario affinché cessino le ingerenze politiche in seno alla federazione. Attendiamo una risposta entro il 4 febbraio”, ha detto in conferenza stampa il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino (il presidente Michel Platini , appena la riunione finita, ha preso un volo per il Qatar dove assisterà alla finale della Coppa d’Asia fra il Giappone e l’Australia).

Se le interferenze dovessero continuare, ”tutti i club, le nazionali ed i dirigenti calcistici ucraini sarebbero sospesi da ogni attività internazionale. Nelle coppe europee, le avversarie dei club ucraini accederebbero direttamente al turno successivo”. Questa eventualità riguarda dunque la Roma, avversaria dallo Shakhtar in Champions League (16 febbraio e 8 marzo) ma anche il Besiktas ed il Bayern Leverkusen, opposti rispettivamente a Dinamo Kiev et Metalist Kharkiv nei sedicesimi di finale dell’Europa League (17 e 24 febbraio).

L’Uefa si è anche spinta oltre: ”Il comitato esecutivo è di parere unanime che se questa situazione dovesse perdurare, l’Ucraina non potrebbe organizzare l’Europeo 2012”, ha informato Infantino. In tal caso ”studieremmo le alternative, come far disputare tutte le gare in Polonia. Ma siamo fiduciosi che tutto si risolva”, ha aggiunto il segretario generale. Stamane, inoltre, per la prima volta, un commissario europeo – la greca Androulla Vassiliou in carica dell’educazione, della gioventù e della cultura – si è recata presso la sede dell’Uefa. ”L’Unione europea riconosce le fondamenta del nostro sport, ossia competizioni aperte con il sistema di promozioni-retrocessioni, organizzazione a livello nazionale e il sistema di solidarietà. Così come il marketing centralizzato”, ha detto Infantino.

Tuttavia l’Ue non lascia alcun spiraglio sul numero di giocatori comunitari da schierare in campo. ”Qualsiasi limite basato sulla nazionalità continua ad essere vietato”, ha ricordato il dirigente Uefa. L’Uefa ha anche creato un gruppo di lavoro strategico – comprendente tutte le componenti del calcio, fra cui i club e le leghe – incaricato di riflettere sul calendario internazionale. ”Non vi è alcuna proposta concreta”, ha però assicurato Infantino. ”Si tratta di trovare un equilibrio fra le competizioni per club, quelle per nazionali e i tempi di recupero per i giocatori. Un’eventuale modifica del calendario internazionale spetta alla Fifa, ma l’Uefa fornirà un suo contributo attivo”, ha concluso Infantino, precisando tuttavia che le date internazionali sono già state fissate fino al 2014.

Fra gli altri argomenti trattati dall’esecutivo, la proposta di creare un marketing centralizzato anche per le gare di qualificazione all’Europeo e l’attribuzione ad Israele della fase finale dell’Europeo Under 21 nel 2013. E’ infine stata comunicata la lista dei 13 candidati per i sette posti all’esecutivo che si libereranno a marzo in occasione del congresso Uefa a Parigi. Fra questi non vi sono italiani, anche perche’ il mandato di Giancarlo Abete scadra’ solo tra due anni. In serata è arrivata l’assicurazione della federcalcio locale che l’Ucraina obbedirà all’Uefa che esige che lo Stato ucraino cessi la sua ingerenza nei confronti della federazione calcistica nazionale (FFU) e che minaccia di togliere a Kiev l’organizzazione di Euro-2012. “La federazione non commenta la lettera dell’Uefa ma come membro di questa federazione rispetterà semplicemente” quanto prescrive l’Uefa, aggiunge il portavoce Sergui Vassiliev. Contattato dall’AFP, il vice-premier ucraino, Boris Kolesnikov, incaricato dell’organizzazione di Euro-2012 e in ospedale in seguito ad un infarto ha dichiarato di non poter fare alcun commento.