Calcio, a Malta la Padania sogna la finale contro il “Regno delle Due Sicilie”

Pubblicato il 5 Giugno 2010 - 21:25 OLTRE 6 MESI FA

E’ un’isoletta della Repubblica di Malta e tra una settimana vi si potrebbe disputare la finale tra “i popoli del Nord e del Sud Italia”.

A Gozo, lunedì 8 giugno iniziano infatti i ‘ Mondiali dei popoli’, e tra le sei squadre partecipanti ci sono ‘Padania’ e ‘Regno delle Due Sicilie’. Una sfida certamente inedita, perché sembra difficile che piemontesi e Borboni si siano affrontati su un campo da calcio. La partecipazione della Padania, attuale campione in carica, è stata presentata  a Sirmione (Brescia).

Oltre alla squadra maschile partirà per Gozo quella femminile, che però parteciperà solo a una doppia sfida con la rappresentativa ospitante. A Sirmione è intervenuto Renzo Bossi, presidente del team biancoverde. ” Spero in una finale – ha detto il figlio del leader della Lega Nord – tra Padania e Due Sicilie. La partita sarebbe molto interessante e se non riusciremo a disputarla, organizzeremo un’amichevole per settembre”.

A Gozo, la Padania, che può contare su giocatori del calibro di Ganz e Valtolina, disputerà la fase iniziale con la squadra di casa e con l’Occitania, mentre il Regno delle Due Sicilie affronterà Kurdistan e Provenza. Il presidente della provincia di Brescia Daniele Molgora si è presentato alla conferenza stampa indossando la ” prima maglia della squadra dei parlamentari padani, quella del 1999″; mentre Monica Rizzi, assessore allo sport della Lombardia, ha annunciato che seguirà “le squadre della Padania e sarà il primo viaggio all’estero” da quando ricopre l’incarico.

Renzo Bossi è però la persona che conosce meglio di ogni altro, tra coloro che oggi sono intervenuti, le vicende della squadra della Padania. “Ho scelto i giocatori – ha detto – per portare avanti un discorso di standard qualitativo alto. Io dal 1999 entravo negli spogliatoi della nazionale della Padania. Poi due anni fa abbiamo scoperto che esistevano i ‘Mondiali dei popoli’ e abbiamo deciso di partecipare. Non è solo una questione sportiva. Si gioca in una competizione legata alla gente, che parte dal basso. E si tratta di uno scambio culturale molto importante per noi”.

Spiega anche che ” non tutto è sempre stato facile, anzi. Ci sono stati giocatori multati per migliaia di euro dalla società d’appartenenza, per il semplice fatto d’aver giocato con noi”. E Bossi juniort ha concluso con una battuta sul luogo della presentazione. “Questo bar è il ‘Barracuda’ – ha detto – un ottimo posto per me che vengo chiamato “trota”!. Calcio