Calcio scommesse, Doni: “Atalanta-Piacenza? C’era l’accordo sul rigore”

Pubblicato il 11 Gennaio 2012 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA – Davanti al procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta sul calcio scommesse, il giocatore dell’Atalanta Cristiano Doni ha voluto ribadire di non essere un giocatore corrotto. “Ritiene di non avere mai fatto nulla contro la sua squadra, non è un giocatore corrotto, non è uno che si è venduto le partite, ma ha sempre giocato per vincere”:

Ma l’ex capitano nerazzurro ha parlato in particolare dell’incontro Atalanta-Piacenza. “Lui – ha spiegato il legale – ha saputo che c’era la combine dopo che gli accordi in questo senso erano stati presi. Non l’ha organizzata lui”. Ma il suo errore sarebbe stato quello di non aver “detto niente” e l’avrebbe fatto solo “per agevolare la vittoria dell’Atalanta. È stato il suo passo falso. L’Atalanta era il suo mondo e ora invece è calato il gelo”.

In particolare conferma l’episodio del rigore calciato durante la gara: “Eravamo d’accordo che avrei tirato forte e centrale. Ma il patto non era con Gervasoni bensì con il portiere del Piacenza Cassano”. Quest’ultimo è uno dei giocatori già citati nei verbali precedenti, ma non ancora iscritto sul registro degli indagati. La partita, per la cronaca, finì 3 a 0 per la squadra bergamasca.

Al termine dell’interrogatorio il procuratore di Cremona ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Ci sono tanti accertamenti positivi che confermano certe situazioni, anche in riferimento alle nuove partite di serie A”. Presto ci saranno anche nuovi indagati: “Non ho ancora avuto il tempo di iscrivere nessuno sul registro degli indagati, ma sicuramente lo farò presto. Ci sono tempi tecnici da rispettare”, ha spiegato il procuratore, riferendosi ai nuovi nomi tirati in ballo dall’ex calciatore della Cremonese e del Piacenza Carlo Gervasoni. “I nuovi indagati sono tanti”, ha concluso di Martino, rispondendo alla domanda di un cronista, “ma quaranta mi sembrano un pò troppi”.

Il video della gara: