Calcio scommesse, Narducci: “Buffon e Bonucci non li avrei portati ad Euro 2012”

Pubblicato il 14 Giugno 2012 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA

Buffon e Bonucci (LaPresse)

ROMA – Giuseppe Narducci, l’ex pm di Napoli che curò l’inchiesta Calciopoli nel 2006, ha parlato ai microfoni di Radio 24, rispondendo così alla domanda se avrebbe portato Buffon e Bonucci ad Euro 2012: “Io non avrei portato questi calciatori nella competizione”.

“Io sono un integralista da questo punto di vista – ha aggiunto – ovviamente la Nazionale doveva andare agli Europei come successe nel luglio 2006 per i Mondiali. Ma allora, come in questo caso, era opportuno non portare nella competizione persone rimaste coinvolte. Il calcio non può ogni volta solo a parole predicare estremo rigore nei confronti di tutto e di tutti, proporsi di cambiare. Ci vuole coerenza tra i buoni propositi e i fatti. Questa coerenza non sempre c’è”.

Narducci, proseguendo, ha anche rifiutato l’idea di un’amnistia per i reati accertati: “E’ una delle devastanti proposte ciclicamente avanzate. E’ accaduto dopo il calcio scommesse del 1980, fu una delle parole d’ordine nel 2006, ritorna adesso. E’ una parola d’ordine che si propone di non fare i conti con i mali del calcio, di non affrontarli e di cancellarli con un colpo di spugna”.

Infine Narducci ha commentato così le dichiarazioni di alcuni dirigenti della Juventus in merito ai scudetti ottenuti sul campo: “Credo si tratti di una provocazione. Comprendo i dirigenti di una società colpita sul piano sportivo ma le decisioni all’epoca furono giuste e a distanza di anni sono ancora più giuste. Il tentativo ricorrente di rovesciare la verità dei fatti emersa e contrastare le decisioni della giustizia sportiva e degli organi federali è una provocazione pericolosa”.

IL CASO TAVAROLI – Narducci ha commentato anche le parole dell’ex consulente Telecom Tavaroli che ieri, in un altro processo, ha detto di avere spiato in passato Moggi per conto dell’Inter. “Non e’ storia nuova – ha detto Narducci – l’ho ascoltata tante volte in diverse anni. Io ovviamente non conosco cosa ci sia nelle vicende di cui parla Tavaroli, posso dire che quello che puo’ essere accaduto a Milano o altrove, in un periodo antecedente la nostra indagine, non ha nulla a che vedere con quello che storicamente e’ avvenuto nella nostra indagine”.