Calcio scommesse, il ristoratore De Benedictis: “Tutti sapevano delle partite truccate”

Pubblicato il 7 Marzo 2012 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA

BARI, 7 MAR – ''Tutti sapevano'' che alcune partite del Bari probabilmente erano truccate: e' uno dei passaggi dell'interrogatorio, durato circa un'ora, a cui e' stato sottoposto oggi Onofrio De Benedictis, indagato dalla procura di Bari per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva nell'inchiesta sul calcioscommesse.

De Benedictis, titolare del ristorante barese 'Il Pescatore', frequentato da alcuni ex giocatori del Bari coinvolti nell'indagine, avrebbe confermato agli investigatori di essersi recato a Bologna nei giorni immediatamente precedenti la partita sospetta con il Bari, finita 0-4, ma di esserci andato per motivi di lavoro ''insieme ad altre persone''. La circostanza, gia' riferita da Angelo Iacovelli (l'ausiliario infermiere factotum del Bari), dal ristoratore barese Nico De Tullio e da altri indagati, farebbe riferimento ad un incontro dei tre indagati con il difensore del Bologna Daniele Portanova. De Benedictis sarebbe stato tirato in ballo da Andrea Masiello, ex difensore del Bari ora all'Atalanta, nell'interrogatorio di fine febbraio. De Benedictis avrebbe riferito agli investigatori di essere stato presente all'incontro con Portanova, in cui il giocatore del Bologna doveva dare una risposta a Masiello, senza sapere pero' di cosa si trattasse.

Per il resto l'interrogatorio, delegato dal pm Ciro Angelillis ai carabinieri del nucleo investigativo, si sarebbe basato su ''domande generiche''. Se, cioe', De Benedictis avesse mai scommesso e in quali ricevitorie, se il suo ristorante era frequentato dai giocatori del Bari, se conoscesse Masiello e i dirigenti del Bari o di altre societa'. A tutte queste domande, De Benedictis avrebbe risposto dicendo di conoscere Masiello, altri giocatori e alcuni dirigenti ma soltanto perche' clienti del suo ristorante. Sulle scommesse, avrebbe ammesso di aver giocato in diverse occasioni e di essere a conoscenza che alcune partite potessero essere truccate. ''Tutti lo sapevano'', avrebbe detto agli investigatori.