Calcio scommesse: Santoni non convince la Procura. Resta ai domiciliari

Pubblicato il 24 Gennaio 2012 - 18:02 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA, 24 GEN – L'ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna, Nicola Santoni, arrestato il 19 dicembre scorso nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul Calcioscommesse rimane ai domiciliari perche' non ha chiarito la provenienza della somma (40 mila euro) che consegno' all'ex giocatore Gianfranco Parlato il giorno della partita combinata Atalanta Piacenza e perche' le sue dichiarazioni riguardo alla somma ricevuta dall'ex capitano della squadra orobica, Cristiano Doni sono in contrasto con quelle dello stesso Doni.

Santoni, inoltre, non ha fornito risposte chiare nemmeno ''in merito alla complessiva attivita' del gruppo in cui e' stato coinvolto riguardante anche la partita Ascoli-Atalanta''.

E' per queste ragioni che il gip di Cremona Guido Salvini ha respinto la richiesta del suo legale di revoca della misura degli arresti domiciliari.

Per il gip Salvini, Santoni ha dimostrato ''una tendenza a tenere un comportamento di solidarieta' complice con i correi aggravato dal far balenare una sua possibile collaborazione davanti alla Giustizia Sportiva e ottenere quale prezzo del suo silenzio da parte di Doni Cristiano una notevole somma di denaro''.

L'ex preparatore atletico, ''dopo un iniziale atteggiamento di resipiscenza e di apertura'' nel successivo interrogatorio davanti al pm si e' avvalso sostanzialmente della facolta' di non rispondere. ''Santoni – annota il gip nell'ordinanza con cui respinge la richiesta della revoca dei domiciliari, ai quali il pm aveva invece dato parere favorevole – non ha chiarito o ha fornito risposte adesive in merito alla provenienza della notevole somma (40.00 euro) consegnata Parlato al casello di Parma (che non poteva provenire dalla vincita, come affermato dall'indagato, in quanto in quel momento la partita Atalanta- Piacenza non era nemmeno terminata e quindi la liquidita' per Santoni, disoccupato, non disponibile)''.

Allo stesso modo e' andata per il denaro che ricevette da Doni (secondo la Procura serviva per pagare l'avvocato di Santoni che dava segno di voler parlare alla Giustizia sportiva), riguardo al quale l'ex preparatore e' entrato ''in contrasto con le stesse dichiarazioni di Doni'' e risposte poco esaustive sono venute da Santoni anche ''in merito alla complessiva attivita' del gruppo in cui e' stato coinvolto riguardante anche la partita Ascoli-Atalanta''.

Per il gip ''appare prematuro revocare la misura in corso o sostituirla con una meno grave tenendo presente che l'attivita' di indagine e' ancora in pieno svolgimento con l'arricchimento del quadro probatorio complessivo e tenendo presente la propensione illustrata da Santoni ad una condotta inquinante nei confronti degli inquirenti (si pensi alla vicenda del suo I-Phone per il quale e' in corso una consulenza) e ambigua nei confronti degli stessi altri indagati, come si ricava dalle conversazioni registrate nel corso dell'estate''.