Calcio scommesse: spuntano conti cifrati di Signori

Pubblicato il 28 Dicembre 2011 - 17:59 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA – Da una rogatoria in Svizzera nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sul Calcioscommesse emergono dei ''conti cifrati'' elvetici riconducibili all'ex bomber della Nazionale Beppe Signori e all'ex calciatore Luigi Sartor.

Il particolare emerge dalle migliaia di pagine di atti depositate nel procedimento: nel dettaglio dal resoconto di una ''riunione info-operativa'' che gli investigatori dello Sco della Polizia ebbero con gli agenti della Polizia cantonale ticinese il 14 luglio scorso. L'incontro aveva ''ad oggetto un'indagine esperita dalla Procura elvetica, su un'ipotesi di riciclaggio di denaro attraverso un Istituto di Credito svizzero, che vedrebbe coinvolto, tra gli altri, il noto Giuseppe Signori''.

L'indagine era nata a seguito di una segnalazione di ''operazione sospetta'', al procuratore pubblico del Canton Ticino Nicola dalla Banca Euromobiliare di Lugano, ''riguardante la movimentazione di ingenti somme di denaro, attraverso un conto corrente riferibile alla società Clever Overseas s.a.''.

La societa' e' risultata essere ''di fatto domiciliata e amministrata dalla Società Fiduciaria Pieffeci Professional Consulting sas, di Lugano, che per la sua costituzione, aveva presentato atto rogatoriale, con diritto di firma per Ragone Daniele (commercialista di Sartor ndr.) e Sartor Luigi".

Il 5 luglio scorso da una perquisizione alla Pieffeci Professional Consulting Sa, di tutta la documentazione inerente la Clever Owerseas sa emergeva che, ''pur non comparendo ufficialmente, anche Giuseppe Signori avrebbe dovuto farne parte, tanto che risulta traccia che lo stesso si sia recato a Lugano per l'apertura della societa''', con Ragone, Sartor e un'altra persona.

Sul conto corrente della Clever Owerseas Sa, acceso presso la Banca Eurornobiliare di Lugano, risultano essere stati versati il 2 novembre 2010 289.905 euro e il primo marzo di quest'anno ulteriori 343.889,44, euro.

''Nei giorni seguenti – scrivono gli investigatori – la metà di quanto versato veniva prelevato allo sportello della Banca Eurornobiliare. In seguito, venivano effettuale svariate operazioni a favore di conti cifrati riconducibili a Signori, Sartor e Ragone. In almeno due casi, Giuseppe Signori riceveva 50.000 euro e, in uno di questi, rigirava poi 20.000 euro su un contro del terzo socio''.