Calcio, Uefa: rieletto Platini

Pubblicato il 22 Marzo 2011 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

NYON- Michel Platini, presidente dell’Uefa e unico candidato alla sua successione, sara’ rieletto domani, per un nuovo mandato di quattro anni: con il voto delle 53 Federazioni o per acclamazione, come ha lasciato intendere il segretario dell’organismo che governa il calcio europeo, Gianni Infantino.

”C’e’ un solo candidato e gia’ vi fu un’acclamazione l’anno scorso, quando (Platini) disse davanti al congresso che si sarebbe ripresentato”, ha ricordato oggi Infantino, a margine del comitato esecutivo dell’Uefa che precede il congresso. ”E’ scritto nello statuto: se l’elezione per acclamazione e’ proposta al congresso da un vicepresidente dell’Uefa, allora i membri del congresso (i rappresentanti delle 53 Federazioni dell’Uefa) votano per il voto o per l’acclamazione. Se viene scelta questa procedura, c’e’ l’acclamazione e il presidente e’ eletto”, ha spiegato dal canto suo Alexandre Fourtoy, direttore della comunicazione dell’Uefa.

Interrogato ieri dalla France Presse su quale procedura preferisse per essere rieletto, Platini aveva glissato: ”Non sono io che decido, sono i membri del congresso”. In occasione del precedente congresso elettivo, il 26 gennaio 2007, c’erano due candidati: lo svedese Lennart Johansson, presidente uscente, e Platini. L’ex fuoriclasse della Juventus e della Nazionale francese prevalse per 27 voti contro 23. In questi quattro anni, Platini ha promosso il dialogo tra l’Uefa e le ‘grandi d’Europa’ e l’apertura della Champions League ai piccoli Paesi; ma, soprattutto, si e’ adoperato per l’ introduzione di un sistema di controllo del bilancio dei club (il cosiddetto ‘Fair Play finanziario’). Al congresso Uefa di domani era previsto in origine un discorso del presidente francese Nicolas Sarkozy, che pero’ non sara’ presente per seguire gli sviluppi dell’intervento in Libia.

Per contro, interverranno, oltre che naturalmente Platini, il presidente della Fifa, Joseph Blatter, e quello della Federcalcio francese (Fff), Fernand Duchaussoy.