Massimo Moratti lo aveva anticipato. La scelta del successore di José Mourinho non sarebbe stata presa in fretta e furia, e tutti i papabili avrebbero dovuto avere la pazienza di sottoporsi a “un giro di conoscenza e approfondimento”. Fresco di divorzio dal Liverpool, Rafa Benitez sembra il candidato con più chance, ma il presidente nerazzurro non ha definitivamente scartato Guus Hiddink, Pep Guardiola, Manuel Pellegrini e Dunga. Benitez è il più vicino, non solo perché è segnalato in vacanza in Sardegna. Nonostante sia reduce dalla sua peggior stagione in carriera e abbia poco in comune con Mourinho, è considerato tecnico esperto e vincente; lavora con un vice di fiducia, Mauricio Pellegrino, che è connazionale e amico dei tanti argentini nerazzurri; e inoltre potrebbe portare con sé a Milano un centrocampista come Mascherano, che è molto legato all’allenatore spagnolo e non ha ancora accettato il rinnovo di contratto che il Liverpool gli propone da marzo. Moratti in questi giorni preferisce non esporsi. Valuta il progetto Benitez come un’opzione tra le altre, e Guardiola è il nome che lo attira di più. Il giovane allenatore catalano, però, è quasi irraggingibile visto che Sandro Rosell, favorito alle elezioni del 13 giugno per la presidenza del Barcellona, ha chiarito di voler puntare ancora di lui. Ecco perché la dirigenza interista ancora non esclude la soluzione di un traghettatore capace di mantenere la squadra ai massimi livelli in attesa dell’arrivo di Guardiola l’estate prossima. Hiddink è un personaggio che affascina Moratti ma è legato alla Federcalcio turca, il futuro di Dunga dipende dal Mondiale con il Brasile e in lista c’é anche Pellegrini, appena scaricato dal Real Madrid per fare posto a Mourinho. Contatti e riflessioni proseguono, e nel frattempo gli uomini mercato dell’Inter pensano anche a possibili cessioni e arrivi. Maicon non vede l’ora di raggiungere Mourinho al Real, ma Moratti non cede di un passo nel nuovo braccio di ferro con Florentino Perez: per trattare il terzino si parte da una cifra di 30 milioni di euro. Altrimenti il brasiliano resterà al suo posto, come tutte le altre stelle a partire da Milito, che dopo il Mondiale dovrebbe trovare l’accordo per un adeguamento di contratto. Saluta invece la truppa Arnautovic: dopo un’anonima stagione in prestito, l’attaccante è stato venduto dal Twente al Werder Brema.