Calciomercato Inter, Frank de Boer è il sogno di Thohir

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2016 - 19:26 OLTRE 6 MESI FA

Calciomercato, Thohir, nella foto Ansa, sogna de Boer sulla panchina dell'Inter

Calciomercato, Thohir, nella foto Ansa, sogna de Boer sulla panchina dell’Inter

MILANO – Calciomercato, l’Inter ha le idee chiare nel caso in cui Roberto Mancini non dovesse conquistare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Erick Thohir sogna Frank de Boer sulla panchina nerazzurra. L’allenatore dell’Ajax è uno di quelli emergenti a livello internazionale: ha vinto quattro campionati e una Supercoppa d’Olanda.

Thohir non vende l’Inter, per ora, ma cerca partner, guardando soprattutto alla Cina: i conti preoccupano, gli obiettivi non sono stati ancora raggiunti, pesa il Financial Fair Play, senza stadio esiste il rischio di essere superati da altri club. Eppure, il messaggio del presidente – che ha incontrato i giornalisti per un briefing all’americana in salsa indonesiana – e’ dei piu’ rassicuranti con una rivendicazione preliminare (“Io di calcio ne capisco”), una piccola gaffe (“Sono il primo presidente non italiano”, dimenticandosi del collega della Roma Pallotta), un lungo preambolo e qualche domanda da parte degli astanti. Con Moratti c’e’ un’alchimia perfetta, dice Thohir che e’ talmente presente nella vita quotidiana dell’Inter da ricordare perfino i compleanni dei suoi giocatori mandando loro un gioioso ‘happy birthday” dalla lontana Giacarta come per Kondogbia. Con Mancini telefonate a scadenza fissa e complimenti in abbondanza nella convinzione – o forse piu’ una speranza – che gli obiettivi possano essere raggiunti. In caso contrario, senza Champions, il presidente sarebbe molto deluso. Un’occasione per smentire soprattutto le voci di una prematura cessione, seppure con garbo e senza affondare anche perche’ – spiega – “ho bisogno dell’aiuto dei media per far si’ che la serie A sviluppi il suo potenziale attrattivo. Devono dare un’immagine positiva del calcio italiano”. “Dicono che non capisco di calcio. Ma non e’ vero. Ho dovuto imparare a conoscere la serie A. Dicono anche che non sono presente. E anche questo non e’ vero. Ho fatto gli auguri di buon compleanno a Kondogbia e sento Mancini tutte le settimane”.