Calciomercato: Inter perde Mourinho
Dopo quattro giorni di trattative é stato decisivo il faccia a faccia fra Massimo Moratti e Florentino Perez. A tavola, in un ristorante milanese di Brera, il presidente dell’Inter e quello del Real Madrid si sono messi d’accordo: il club spagnolo ha accettato di onorare per intero la clausola liberatoria di 16 milioni di euro a cui era vincolato José Mourinho, che diventa così il nuovo allenatore delle merengue e sarà presentato lunedì al Santiago Bernabeu.
Alle 18, quando l’Inter annuncia il patto e congeda Mourinho ringraziandolo per i due anni di successi, si conclude una vicenda che rischiava di diventare scomoda per tutti. E’ soddisfatto Moratti, che ha mitigato la rabbia per aver perso l’artefice del ‘triplete’; altrettanto Mourinho, che ha vissuto la sua ultima giornata da interista assistendo allo spettacolo di fine anno dei figli nella loro scuola di Lugano. Ha perso invece il braccio di ferro Perez. Atterrato all’ora di pranzo con la speranza di uno sconto, il presidente del Real alle 17.20 è decollato alla volta di Madrid con un fardello economico che ha cercato di schivare fino all’ultimo: oltre ai 10 milioni di euro all’anno che garantirà a Mourinho per quattro stagioni, si è dovuto fare carico della clausola liberatoria a cui era legato il tecnico.
Come ha raccontato Moratti, con il suo interlocutore c’é stato “un po’ di imbarazzo, perché il Real non era pienamente a conoscenza dell’impegno preso da Mourinho”. Comunque Perez “si è comportato in maniera molto cortese” e ha ceduto: “Entro un certo periodo – ha chiarito il numero uno interista – il Real arriverà a onorare interamente la clausola”. Dieci milioni di euro saranno saldati subito. Il resto è rateizzato e non è esclusa qualche contropartita tecnica. “Abbiamo accennato a giocatori ma per parlare delle loro qualità”, ha tagliato corto Moratti che nelle prossime settimane darà un’occhiata a cosa può offrire il Real.
Intanto non si rassegna a cedere al Real anche Maicon (“é un bravissimo ragazzo, sono i giornali ad aver deciso che va via”) e deve ammettere di essere stuzzicato da uno dei ‘galacticos’. “Mah, ci sarebbe un giovane, un certo Cristiano (Ronaldo, ndr) che però non è in vendita…”, ha sorriso il numero uno nerazzurro, visibilmente rilassato al termine di un divorzio che “non rovina minimamente la stima per Mourinho: ha lavorato bene, seriamente, con tutta l’anima e ha vinto tanto”. Inoltre, poiché Mourinho “é andato via più dall’Italia che dall’Inter”, Moratti non esclude una nuova chance in futuro per il portoghese. “Nei confronti di quelli bravi – ha concluso – la porta rimane se non apertissima, sempre socchiusa, pronta ad essere aperta”.