Calciomercato Milan, Berlusconi: “C’è crisi, no spese eclatanti”

Pubblicato il 19 Maggio 2010 - 08:48| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

“Leonardo è un testone, non ha seguito i miei consigli ma è un bravissimo ragazzo e ha il Milan nel cuore”. Nel suo discorso davanti agli sponsor del Milan, il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha confermato di aver avuto qualche contrasto con l’ex tecnico brasiliano che ha rimesso i mandato al termine della stagione appena conclusa.

Il discorso del premier, a quanto riferiscono alcuni presenti, è cominciato con una battuta che ha creato ilarità nella platea: “volevo presentarmi vestito da arbitro per le tante volte che ci hanno fischiato dei rigori contro quest’anno ma – ha detto il premier – mi hanno sconsigliato…”.

Il Milan della prossima stagione sara’ molto simile a quello della stagione appena conclusa, con qualche innesto dalla Primavera e, molto probabilmente un allenatore proveniente dal settore giovanile. Insomma, non sono in vista grandi acquisti secondo quanto ha anticipato il patron rossonero Silvio Berlusconi davanti agli sponsor della sua squadra. A loro ha spiegato che il ruolo di presidente del Consiglio gli impedisce “spese eclatanti”, che invece “gli italiani capirebbero solo se si trattasse di un campione come Cristiano Ronaldo”. Nella cornice di Villa Gernetto, davanti alla platea, il premier ha fatto più volte riferimento agli affetti che lo legano al Milan, un rapporto che vive come “una questione di cuore”. Ma Berlusconi ha chiarito anche che “in un periodo di crisi che attraversa il mondo e l’Europa in particolare, da presidente del Consiglio non posso permettermi spese eclatanti”. Saranno confermate tutte le stelle della squadra e inseriti quattro o cinque innesti dalla Primavera, ha aggiunto il patron rossonero concedendo una promessa: “Siccome sono un grande innamorato del Milan fin da quando ero bambino – ha detto, secondo quanto riferito da alcuni presenti – non mi tirerò indietro se ci sarà da comprare un grande campione che ci fa fare il salto di qualità: allora gli italiani capirebbero ma – ha precisato – solo se si trattasse di un grande, grande campione in grado di fare la differenza, uno come Cristiano Ronaldo”.

Berlusconi ha ribadito i contrasti di vedute che hanno portato all’addio di Leonardo al termine della stagione: “E’ un testone che non seguiva i miei consigli, ma è comunque un bravo ragazzo”. I dissidi erano dovuti soprattutto alla posizione di Robaldinho, che il successore di Leonardo dovrà, secondo il volere del presidente, far giocare più vicino possibile all’area di rigore. A proposito del nuovo tecnico, Berlusconi ha lanciato qualche indizio, chiarendo che, se fosse per lui, sceglierebbe “la soluzione interna”.

“Stiamo vagliando tre o quattro nomi – ha spiegato il premier ribadendo la posizione espressa nel pomeriggio dall’amministratore delegato Adriano Galliani – ma i vertici del Milan considerano l’esperienza nel settore giovanile importante nella formazione di un tecnico soprattutto dal punto di vista psicologico”. Nomi Berlusconi non ne fa, ma questo identikit assomiglia molto a quello del responsabile del settore giovanile Giovanni Galli, o a quello dell’allenatore della Primavera Giovanni Stroppa. Prossimamente l’enigma verrà svelato, ma nel frattempo Berlusconi ha motivato gli sponsor a continuare a investire nel Milan: “E’ il brand più forte, e rappresenta l’immagine dell’Italia nel mondo”.

Pochi minuti prima della mezzanotte, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha lasciato Villa Gernetto dopo la cena con gli sponsor del Milan. L’auto con a bordo il premier ha lasciato la residenza passando, senza fermarsi, davanti alla decina di giornalisti e telecamere presenti.