Barcellona- Parla Pep Guardiola, e, anche se e’ alla vigilia della finale di Champions e quindi ha altro a cui pensare, non poteva mancare la domanda sul suo ‘delfino’ Luis Enrique, ex compagno di squadra ed ora tecnico del Barcellona B, che potrebbe andare ad allenare la Roma. ”Non so se sia stato davvero contattato – ha risposto Guardiola -, ma se ci andra’ fara’ bene. Io lo conosco, e so che Luis Enrique ha molto carattere, quindi e’ in grado di imporsi anche in una piazza difficile come quella di Roma”. Lui invece non ci andra’, perche’ ha tenuto a sottolineare: ”Ho ancora un anno di contratto con il Barcellona, e voglio onorarlo”. Che dice a Alex Ferguson, ancora incredulo del fatto che, quando Guardiola ancora giocava, abbia preferito il Brescia al Manchester United che lo voleva? ”Quella di Brescia e’ stata un’esperienza fantastica, che mi ha dato molto – ha risposto – ma se veramente lo United mi avesse voluto io ci sarei andato. Ma hanno fatto bene a non prendermi, perche’ avevo cominciato la fase calante della carriera”.
”Ho avuto contatti con i dirigenti
della Roma, e’ una possibilita’ attraente”. Luis Enrique,
allenatore del Barcellona B, esce allo scoperto e dopo l’ultima
partita in casa della sua squadra ammette i contatti con il club
giallorosso. ”So pero’ che loro hanno diverse opzioni a
disposizione, anche io le ho: dovro’ ponderare bene tutto – ha
aggiunto l’ex centrocampista spagnolo, a Sky – Modello Barca
esportabile? Si’, penso si possa fare. Basta avere il profilo di
giocatori adeguato”.
Luis Enrique non ha voluto rivelare i contenuti dei ”contatti” con i dirigenti giallorossi avuti in questi giorni, e ha aggiunto di non aver parlato di Roma e della Roma con Guardiola, che pure alla vigilia della finale Champions aveva espresso un parere favorevole sul possibile ingaggio del suo collega. ”La Roma e’ una possibilita’ attraente – ha aggiunto Luis Enrique – perche’ e’ una delle piu’ forti squadre italiane. Non voglio esprimere giudizi sulla sua rosa, ripeto, la situazione va ponderata”. A chi gli chiedeva poi come intenda adattare le sue idee in un nuovo club – come ad esempio l’abitudine di tenere una conferenza stampa solo nel dopo partita – il tecnico del Barca B ha chiarito: ”Faccio cosi’ perche’ questo e’ l’uso qui. Dove andro’, portero’ le mie idee e al tempo stesso mi adeguero’. E parlero’ il giusto e l’opportuno”.
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