Calciomercato Roma, Vucinic resta: “Qua ho raggiunto la maturità”

Pubblicato il 20 Luglio 2010 - 01:31 OLTRE 6 MESI FA

Mirko Vucinic fa il punto sulla propria avventura con la maglia della Roma: ”Sono cresciuto, il primo anno che ero qui me le dicevano di tutti i colori e mi è servito a capire che devo solo lavorare, perché così si raggiungono i risultati”.

Il montenegrino è uno che non vola mai troppo alto (”Perché se cadi ti fai meno male se voli basso”), e fa sfoggio di grande umiltà. Anche quando gli si fa notare che lo scorso anno forse ha giocato la sua miglior stagione in maglia giallorossa, tanto da sembrare il leader dell’attacco quando è mancato Totti: ”E’ vero, quella di Roma è una piazza bellissima e che ti aiuta anche a maturare. Ormai questo è il quarto anno che sono qui e sono cresciuto molto. Ma mi sento sempre un giocatore normale che fa cose normali, semplicemente cerco di fare il possibile durante le partite per aiutare la squadra e a volte mi riesce, a volte no”.

Ad ottobre diventerà papà per la prima volta (di un maschietto che, con la compagna Stefania, ha già deciso di chiamare Alexander). A 27 anni sta raggiungendo la maturità che ha sempre cercato, anche per rispondere a chi gli dice che sia uno solo da gol difficili e che sbaglia troppi gol facili.

Lui si mette a disposizione della squadra: ”Sto lavorando per raggiungere una statura internazionale ed è vero che i mondiali mi avrebbero potuto offrire una vetrina importante.Certo c’è la Champions che è sempre la Champions, ma se potessi scegliere preferirei il mondiale”.

Di sicuro quest’anno si gioca la Champions con la Roma perché, al di la delle voci che lo avrebbero voluto lontano dalla capitale lui ha scelto i giallorossi: ”Sono qui, sto bene alla Roma e sono ancora qui. Quelle erano soltanto voci”.

Resta per giocare ancora con Totti e per fare l’esperienza di giocare con uno come Adriano di cui parla così: ”Con lui già va benissimo, è forte fisicamente e tecnico. Poi è brasiliano e giocare con loro è sempre un piacere”.

E Ranieri ha già provato il tridente, proprio con il capitano, Adriano e Vucinic. Soluzione possibile? ”Tutto è possibile se tutti si sacrificano, io la penso così. Tutti possono giocare con tutti, basta che ci sia voglia di sacrificarci”.