Samp: Cassano va via, le casse ringraziano. Il sogno è Ronaldinho, la realtà forse si chiama Rosina

Pubblicato il 21 Dicembre 2010 - 18:38 OLTRE 6 MESI FA

Un fuoriclasse in meno, molti soldi in più. Ratificato – anche se non ufficializzato perché il mercato apre il 3 gennaio e parlare prima significa “pagare pegno” – l’addio a Fantantonio, la Samp si fa i conti in tasca e ci trova un risparmio di circa 10 milioni di euro. Lo stipendio del fantasista che la società non pagherà, da oggi e fino al 2013, e’ di circa 10 milioni di euro una parte dei quali dovrà necessariamente prendere la via del Real. Come è noto, infatti, la Samp pagherà un terzo della Real tax che Florentino Perez esige a tutti i costi. Gli altri due terzi, al Diavolo e a Cassano che da oggi comunque può cominciare ad allenarsi a Milanello.

Sistemata dunque la faccenda Peter Pan, la società blucerchiata deve cominciare a pensare di tenersi stretti i gioielli: uno è Pazzini, l’altro e Ziegler, bell’esemplare di terzino sinistro il cui contratto è in scadenza. Il nazionale svizzero, mancino naturale, che ha grande mercato proprio per le capacità di giocare in un ruolo difficile e ostico, è uno dei grandi capitali della Samp e il fatto che il Milan gli abbia messo gli occhi addosso lo rende ancora più prezioso. Grazie però al grande lavoro di mediazione dell’avvocato Giuseppe Bozzo (che oltre a Cassano tutela anche gli interessi di Reto Ziegler) i 300 mila euro di distanza tra giocatore e società blucerchiata starebbero per colmarsi.

Quindi addio Cassano e grazie per una soluzione che contenta tutti e soprattutto la società blucerchiata che può provare a mantenere in casa i gioielli. Anche se, a detta di molti sarebbe l’ora di comprarsi qualcuno che sostituisca il fantasista barese.

Che a Genova arrivi Ronaldinho è ancora, più che un’ipotesi, un sogno: ma potrebbe non esserlo certo Alessandro Rosina, che oggi milita nello Zenit di San Pietroburgo alla corte dello zar Luciano Spalletti. Fantasista mancino, può giocare sia da ala su entrambe le fasce, sia da seconda punta, ma il suo ruolo ideale è quello di trequartista. Una manna per Di Carlo che sulle fasce ha sempre avuto problemi e non ha più la fantasia al potere. La sorte di Rosina, tra l’altro, potrebbe dipendere da quella di Spalletti che in molti vedrebbero molto bene all’Inter.