Calcioscommesse, Antonio Conte: Ho già pagato, querelo chi mi tira dentro

Calcioscommesse, Antonio Conte: Ho già pagato, querelo chi mi tira dentro (foto Lapresse)

TORINO – Antonio Conte non ci sta e punta i piedi non appena rispunta fuori il suo nome nell’inchiesta sul calcioscommesse. L’allenatore della Juventus, che per la vicenda è stato già condannato per omessa denuncia (pena di 10 mesi poi ridotta a 4 dal Tnas) attacca:

“Alcuni organi di stampa danno grande risalto al mio nome, in merito ad avvenimenti riguardanti nello specifico altre persone. Le dichiarazioni riportate evidenziano circostanze per le quali sono già stato giudicato dalla Giustizia Sportiva. Mi tutelerò  da chiunque intenda ledere mia dignità”. 

Il nome di Conte emerge da un verbale d’interrogatorio, il 7 luglio 2013, dell’ex portiere del Siena Ferdinando Coppola, a proposito di una partita della squadra toscana con l’AlbinoLeffe.

Il tecnico della Juventus spiega di aver “dovuto constatare con stupore e disappunto” del “grande risalto” dato al suo nome.

“Le dichiarazioni oggi riportate – afferma Conte – oltre a non avere di certo nei miei confronti alcuna rilevanza giudiziaria, evidenziano in realtà circostanze per le quali sono stato giudicato dalla Giustizia Sportiva e per le quali ho scontato una dolorosa squalifica”.  

 “Con la ferma intenzione di tutelare in futuro la mia persona da chiunque intenda lederne la dignità – conclude Conte – lascio alla coscienza di ognuno valutare la differenza tra informare e strumentalizzare”.