Carlo Ancelotti, addio al Real Madrid a fine stagione? Vince ma nello spogliatoio…

Il sospetto che Perez non si fidi del tutto di Ancelotti è rafforzato da un semplice fatto: lo aveva già licenziato una volta, nel 2015, un anno dopo aver conquistato il 10° titolo europeo del club.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 10 Aprile 2022 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
Carlo Ancelotti, addio al Real Madrid a fine stagione? Vince ma nello spogliatoio...

Carlo Ancelotti, addio al Real Madrid a fine stagione? Vince ma nello spogliatoio… FOTO ANSA

Carlo Ancelotti allenatore del Real Madrid con 5 Champions di carriera e oltre, è uno dei tecnici più vincenti al mondo ma allora perché è in bilico il suo posto al Real Madrid? E’ quanto si chiede la BBC che risponde: per capire la posizione precaria di Ancelotti è necessario considerare il contesto del suo arrivo al club la scorsa estate. Nel Real circolava parecchia agitazione: una stagione senza trofei seguita dalla partenza di Zinedine Zidane, il capitano Sergio Ramos e Raphael Varane. In un momento così precario da un punto di vista del morale, il presidente del club Florentino Perez aveva bisogno di qualcuno su cui poter contare, che con calma portasse fuori la squadra dalle acque agitate.

Ancelotti e Real Madrid addio?

Era richiesto un senso di stabilità e continuità e nessuno sembrava meglio di Ancelotti, la cui esperienza e il modo di fare rilassato lo rendevano il candidato perfetto per ristabilire l’ordine. Indubbiamente ha raggiunto l’obbiettivo. Il Real ha approfittato di una stagione discontinua dei campioni in carica dell’Atletico Madrid, di un inizio terribile del Barcellona e dell’assenza di potenza del Siviglia, guadagnando una posizione inattaccabile al vertice della Liga. Il che significa che Ancelotti diventerà il primo allenatore della storia ad aver vinto cinque grandi campionati europei. Ma se Ancelotti avrà l’opportunità di rimanere in panchina la prossima stagione è un discorso diverso.

La storia sta per ripetersi?

I risultati del Real nel corso della stagione sono stati in gran parte migliori delle prestazioni, con la squadra spesso troppo dipendente da Karim Benzema e Thibaut Courtois. L’assenza del primo è stata particolarmente degna di nota un paio di settimane fa, quando il Real ha subito un umiliante 4-0 con il Barcellona, che sembra in grado di dare una seria spinta a tutti i trofei della prossima stagione. Una delle principali critiche ad Ancelotti per tutta la stagione, scrive la BBC, è che ha mostrato una capacità molto limitata di fare rotazioni nella squadra, schierando più o meno ripetutamente gli 11 titolari indipendentemente da quanto bene stessero giocando.

Il mese scorso con Benzema non disponibile per il Clasico, la mancanza di varietà strategica del Real è stata esposta in misura allarmante. Il Barça ha ottenuto una vittoria facile e Ancelotti ha indebolito la sua posizione con un disastroso cambio tattico a metà tempo, abbandonato quando il Barça ha segnato due minuti dopo la ripresa.
Per Perez, prestazioni imbarazzanti di questo tipo sono generalmente un segnale di cambio dell’allenatore.
Nel 2015, Rafael Benitez è stato esonerato poco dopo la sconfitta per 4-0 contro il Barca; Julen Lopetegui è andato via dopo la sconfitta per 5-1 al Camp Nou nel 2018, Santi Solari è stato fatto fuori pochi mesi dopo la sconfitta per 4-1 in Champions League contro l’Ajax.

Il sospetto che Perez non si fidi del tutto di Ancelotti è rafforzato da un semplice fatto: lo aveva già licenziato una volta, nel 2015, un anno dopo aver conquistato il 10° titolo europeo del club. All’epoca, una sconfitta per 4-0 a metà stagione contro l’Atletico ha giocato un ruolo importante nel mettere Perez contro l’allenatore. Sembra sempre più probabile che nelle prossime settimane la storia si ripeterà. Ma un altro trionfo in Champions League o un finale perfetto di campionato dovrebbero essere sufficienti a convincere Perez a non esonerare Ancelotti.

Chi potrebbe sostituire Ancelotti?

Come per il Manchester United, Mauricio Pochettino è stato a lungo collegato a un trasferimento al Bernabeu, mentre Julian Nagelsmann del Bayern Monaco è ammirato da Perez e la leggenda del Real, Raul sta entrando sempre più in scena dopo un periodo impressionante alla guida della B del club. Chiunque sarà al timone, dovrà supervisionare un periodo di transizione. Benzema, Luka Modric, Toni Kroos e Dani Carvajal dovranno essere gradualmente sostituiti, mentre Gareth Bale, Isco e Marcelo lasceranno alla fine della stagione, alla scadenza dei contatti.

Il centrocampo può essere rinnovato concedendo ruoli più importanti a Fede Valverde ed Eduardo Camavinga, che sono stati messi da parte dalla continua insistenza di Ancelotti con Modric, Kroos e Casemiro. Sullo sfondo, tuttavia, si profila il più grande Kylian Mbappé.

Nella prossima stagione il Real potrebbe essere molto diverso

Negli ultimi anni il Real ha fatto tutto il possibile per reclutare la superstar francese Mbappe e toglierlo al Paris St-Germain. Sembra inevitabile dunque che il lungo tentativo di portarlo al Bernabeu, questa estate darà finalmente i suoi frutti. Le sue preferenze come allenatore sono destinate a essere prese in considerazione prima dell’eventuale arrivo. Con Erling Braut Haaland del Borussia Dortmund corteggiato da Perez, che vuole mantenere il posto del club nell’élite europea, nella prossima stagione il Real Madrid potrebbe essere molto diverso dalla squadra di calciatori selezionati da Ancelotti. E diverso potrebbe essere dunque l’allenatore.