Carlo Tavecchio, altra gaffe: “Io trattato peggio del killer di Kennedy”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Agosto 2014 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA
Carlo Tavecchio, altra gaffe: "Io trattato peggio del killer di Kennedy"

Carlo Tavecchio

ROMA – “L’assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subito in questi giorni. E pensare che proprio in questi giorni ricorre il trentennale del mio impegno in Africa, dove ho contribuito a far aprire un ospedale e dove ho adottato a distanza tre bambini”. Carlo Tavecchio ci ricasca e fa un’altra gaffe a sette giorni dall’assemblea elettiva in cui si presenterà da candidato alla presidenza della Figc, dopo l’uscita sugli stranieri “mangia banane” diventata un caso politico non solo in Italia.

Intanto arrivano altre critiche al candidato Figc. “Appena ho letto le parole di Tavecchio sono rimasto sconcertato. Ho telefonato a Tommasi (presidente dell’Associazione Italiana Calciatori) e ho chiesto come è possibile che si vada verso questa elezione e che il calcio italiano non ponga rimedio. Non c’è niente di personale nelle mie parole, ma credo che in questo momento ci sia solo una persona adeguata a quel ruolo, ovvero Demetrio Albertini – cioè l’altro candidato, spiega il calciatore Giorgio Chiellini – Magari ci sono dei punti nel suo programma che si scontrano con alcune società, ma bisogna scegliere giustamente per il bene del calcio italiano e non per interessi singoli. Bisogna smetterla di fare certe figure con il mondo. Bisogna scegliere le persone giuste che abbiano il decoro per ricoprire certi ruoli. Visto che siamo ancora in tempo facciamo in modo che si faccia la scelta giusta”.

Anche Morgan De Sanctis, portiere della Roma e consigliere dell’Aic, è sulla stessa linea d’onda: “Con tutto il rispetto per Tavecchio e per quello che ha fatto nella sua lunga militanza nella Lega nazionale dilettanti e nella Figc, è chiarissima la situazione. Quando una persona è inadeguata non lo è solo perché ha dei demeriti particolari. Ci vorrebbe qualcosa di diverso, che noi (calciatori) abbiamo individuato in Albertini. Crediamo che Demetrio sia la figura giusta per cambiare qualcosa”.

Duro anche Daniele De Rossi, in tournée negli Stati Uniti con la sua Roma: “Non giudico la persona, ma le sue parole sono gravi. Faccio una battuta: se ora dovessi litigare con un ragazzo di colore in campo e dirgli “tu mangi le banane”, guai a squalificarmi: sarebbe solo una gaffe”.