Carlos Tevez: “Calcio noioso a volte ma Messi non si può non amare”

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Giugno 2015 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA
Carlos Tevez: "Calcio noioso a volte ma Messi non si può non amare"

Tevez e Messi nella foto LaPresse

ROMA – Ci siamo, Tevez si è ripreso l’Argentina. Tornato a vestire la maglia della Selección dopo quattro anni, il fuoriclasse della Juventus è pronto a combattere e vincere quella Copa America che all’Albiceleste manca dal 1993 (vittoria in Ecuador). Intervistato dal team Copa America Chile, Tevez ha parlato del suo ritorno in Nazionale, di Messi, del suo passato e di molto altro ancora. Il bomber argentino ha parlato di tutto meno che del calciomercato. Riportiamo di seguito le sue dichiarazioni dalla Gazzetta dello Sport. 

Il primo capitolo è appunto il suo tormentato rapporto con la Selección, che l’ha ignorato a lungo con Sabella c.t. ed ora con Martino che ha deciso di puntare su di lui dopo la stagione dei record con la Juventus: “Quando giochi con la Nazionale per molti anni a volte smette di piacerti così tanto. Ma quando ci rimani lontano tanto a lungo come me, capisci che è tutto per un giocatore di calcio”. E sul fatto di essere considerato il giocatore della gente: “Non mi ha mai annoiato come soprannome, mi ha annoiato di più il calcio. Sì, il calcio a volte sa annoiarti, devi prenderti una pausa”. “Perché indosso le magliette con i nomi dei quartieri? Perché sono la mia gente. Quelle persone, quella povertà, non puoi dimenticarle”.

A Tevez viene chiesto cos’è cambiato dall’ultima volta che ha vestito la camiseta dell’Argentina: “Ho 31 anni adesso, non più 20… Penso prima di parlare, sono più maturo. Gli errori mi hanno comunque aiutato a crescere, ad imparare. E poi sto meglio fisicamente e mentalmente, sono un calciatore migliore di allora”. Infine l’Apache dedica due parole al compagno Messi, chiamato a trascinare i suoi alla vittoria finale: “Credo che gli argentini lo apprezzino, semplicemente perché è il migliore del mondo. Chi non lo ama non sa niente del calcio e della vita”.