Caso Gugliotta. Incombe memoria Cucchi, due indagini: polizia e magistratura

Pubblicato il 10 Maggio 2010 - 22:32 OLTRE 6 MESI FA

Le immagini del pestaggio di Stefano Gugliotta, 25 anni, fuori lo stadio Olimpico, mentre in campo di giocava la finale di Coppa Italia, ha scosso le coscenze di tutti anche del capo della Polizia, Antonio Manganelli. Il massimo esponente dell’arma ha infatti disposto “una rigorosa attività ispettiva” per verificare la correttezza dell’operato delle forze di polizia nel corso degli incidenti provocati a Roma al termine della partita Inter-Roma. 

E così il caso del giovane arrestato a Roma dopo gli scontri avvenuti al termine della finale di Coppa Italia è diventato un caso politico-giudiziario. Con lo spettro del caso Cucchi a fare da monito.

E per cercare di fare chiarezza, netta e al più presto, da oggi all’esame del pubblico ministero Francesco Polino c’é il filmato del presunto pestaggio di Stefano Gugliotta. La prima attività del magistrato sarà quella di identificare gli agenti che compaiono nel video e sentirli. Dopo la convalida del fermo per resistenza a pubblico ufficiale di Gugliotta, avvenuta nei giorni scorsi, il pm Polino sta ricostruendo i termini della vicenda.

Il capo della Polizia Manganelli ha, invece, affidato l’indagine sugli incidenti al questore di Roma e al responsabile dei reparti mobili del dipartimento di Pubblica sicurezza. L’indagine ispettiva è stata decisa da Manganelli dopo aver visionato le immagini tv. Sarà -é stato precisato- anche a tutela “dell’istituzione” e di quanti “lavorano con onestà e dedizione”.  Allo stato la procura non procede ancora nei confronti degli agenti ripresi nel video.

Gli accertamenti, per il momento, vengono eseguiti nell’ambito del fascicolo processuale aperto dopo gli incidenti avvenuti al termine della partita e se dovessero emergere fattispecie penalmente rilevanti a carico dei poliziotti sarà aperto un altro fascicolo. Dalla questura, intanto, in un laconico comunicato viene fatto notare che “si procederà a verificare, con scrupolo e massima trasparenza, l’esatta dinamica degli eventi non potendosi tollerare eccessi ed abusi che, qualora commessi, saranno, oltre che penalmente perseguiti, anche disciplinarmente sanzionati”.

E indiscrezioni raccontano di un malumore tangibile negli uffici di via S.Vitale. Si sta cercando di capire, in sostanza, chi fosse presente “quella sera, in quella zona e a quell’ora”. Ed è probabile che nel giro di poche ore gli agenti sotto accusa possano essere chiamati a raccontare la loro versione dei fatti. Dal momento in cui, sembra, via radio era stata data la segnalazione di cercare un giovane con una giacca rossa, a bordo di un motorino, che aveva da poco lanciato sassi contro le forze dell’ordine.

E, secondo il legale di Gugliotta, Cesare Piratino, sono 14 le persone, tra parenti, amici e abitanti della zona, pronte a testimoniare in favore di Stefano. In una memoria consegnata oggi in Procura a Roma, un documento di 8 pagine il penalista ricostruisce quanto avvenuto quella sera con il racconto che il giovane ha fornito al Gip, Aldo Morgigni, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Gugliotta afferma di essere rimasto a casa fino a 10-15 minuti dopo l’inizio del secondo tempo della finale di Coppa Italia vista in televisione insieme ai genitori, al fratello e alla fidanzata di quest’ultimo. Quindi sarebbe uscito di casa perché aveva appuntamento con un cugino di 15 anni che festeggiava il compleanno.

Dopo aver trovato chiuso il pub, dove aveva appuntamento, torna sotto casa dove trova il cugino e altri amici. Da lì, insieme al gruppo, si spostano in cerca di un altro locale aperto: lungo il tragitto sarebbe stato avvicinato da un agente il quale lo avrebbe subito colpito. Nell’istanza il difensore riferisce anche delle ferite che Gugliotta, in base a quanto raccontatogli in carcere dal giovane. Il giovane dice di aver perso un dente e “di avere evidenti ematomi per tutto il corpo, il labbro spaccato con diversi punti di sutura ben visibile nonché evidenti contusioni al volto nonché un manifesto stato di malessere e dolore”.