Cassano story: Villaggio paciere con Garrone, ma una mezza gaffe di Andrea Agnelli rivela l’interesse della Juventus

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Cassano

Il caso Cassano monta e si tinge di dramma e di giallo. Di dramma, perché si schiera contro Riccardo Garrone,  il proprietario della squadra del calciatore barese, la Sampdoria, anche l’attore Paolo Villaggio. Di giallo perché è ancora difficile ai comuni mortali capire, attarverso le allusioni dei giornalisti spoprtivi, le vere ragioni dello sc ontro: il carattere infernale del calciatore?, il ducismo (forse eco di tempi mai dimenticati) di Garrone, o il bieco interesse? Tra l’altro, a complicare i contorni della vicenda, c’è un dettaglio riferito nella notte dall’agenzia Ansa: secondo voci raccolte prima della partita tra Milan e Juventus, il Real Madrid sostiene che nell’accordo con la Sampdoria è previsto un ritorno di 5 milioni di euro per la società spagnola anche in caso di rescissione del contratto e non solo di trasferimento.

Cominciamo con  Villaggio, che dice, secondo il Secolo XIX: «Ridatemi Cassano o faccio una sciocchezza. Magari tiro in faccia a qualcuno una Lanterna di piombo, aiutato da un paio di ultrà doriani».

Paolo Villaggio, storico tifoso blucerchiato, ex compagno di classe al liceo Andrea Doria di Riccardo Garrone, ha detto: “Cassano dopo Messi e Ronaldo è il più forte in assoluto. Non posso credere che Garrone se ne sia privato. Secondo me è una congiura di Marotta per portarselo alla Juventus».

Villaggio ha fatto alcune sottolineature tattiche: «Alla squadra mancheranno assist e gol. Pazzini andava a rete perché aveva a fianco Cassano, e adesso chi gli metteranno a fianco?». Secondo Villaggio, la Samp adesso «non ha più chance di restare nella parte sinistra della classifica e tantomeno in zona Uefa. Mi sa che lotteremo per la sopravvivenza».

E infine l’appello a Garrone: «Riccardo, passaci sopra. Sei sempre stato un gran signore. Io sono il più vecchio tifoso sampdoriano, non mi togliere la chance di vederlo giocare in blucerchiato».

Vilaggio scherza, ma, stando sempre al Secolo XIX, dietro al litigio tra Antonio Cassano e il patron della Sampdoria Riccardo Garrone potrebbe esserci davvero il passaggio alla Juve: “Ma soprattutto ci si chiede se la rottura che si è consumata nelle ultime ora possa dipendere da una questione di principio oppure se abbiano contribuito valutazioni economiche da parte della società, in sostanza se la Sampdoria, vista la difficoltà a rinnovare il contratto al giocatore a condizioni per lei più vantaggiose, abbia utilizzato il comportamento di Cassano per risolvere la questione. Il fantasista blucerchiato aveva già avuto sentore della possibilità di una sensibile riduzione del suo ingaggio decisa dai vertici della società. Di certo, c’era stato un contatto tra la società e il procuratore Bozzo per il prolungamento del contratto dal 2013 al 2015 e la Samp aveva offerto una cifra di parecchio inferiore (si dice 1 milione e mezzo) ai 2 milioni e 800 mila euro percepiti da Cassano attualmente”.

Scatta non in campo ma a parole la Juventus, con l’intervento di due altissimi personaggi, Giuseppe Marotta, direttore generale, e Andrea Agnelli, presidente. Ha detto Marotta: “Posso dire che la Juventus non è assolutamente dietro questa operazione: non abbiamo intenzione di commettere alcun atto sleale nei confronti della Sampdoria, ma soprattutto nel nostro progetto in questo momento Cassano non c’è: quindi le voci che circolano sono prive di credibilità».

Andrea Agnelli invece si è un po’ tradito, perché dopo avere detto:  “E’ Beppe Marotta che valuta il mercato e io ho piena fiducia in lui”, ha aggiunto una frase sibillina quanto rivelatrice: “Al momento opportuno valuteremo”. Il che tradotto in latino può voler dire solo una cosa: lasciamo che Cassano se la sbrogli, poi ci faremo avanti noi.