Cesena-Fiorentina: il pareggio non serve a nessuno

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 19:11 OLTRE 6 MESI FA

CESENA, 3 APR – Amaro, misero e striminzito punticino. Cesena e Fiorentina sono pari anche nella valutazione del peso specifico del 2-2 del Manuzzi: ridimensiona le euroambizioni viola, inguaia i romagnoli, virtualmente retrocessi alla luce degli altri risultati. Il verdetto del campo tiene pero’ conto di quel che, in sostanza, e’ successo: nessuna delle due squadre, anche per l’eccessivo, insopportabile spreco dei palloni che contano, avrebbe meritato di vincere, nessuna delle due, tutto sommato, avrebbe meritato di perdere. E cosi’ ne e’ venuta fuori una partita divertente, sulla quale pesano due errori abbastanza clamorosi dei portieri e un altro paio abbastanza decisivi nelle conclusioni.

La Fiorentina di palle gol ne ha create di piu’, ha preso pure due pali, ma le e’ mancata un po’ di cattiveria nelle conclusioni e, soprattutto, la lucidita’ per condurre in porto la vittoria. Il Cesena, che nel finale ha rischiato anche di vincere con Bogdani, si vede sorpassare dal Brescia e si rimprovera tante piccole cose che pero’, messe tutte insieme, le hanno negato la vittoria e le hanno dato una spintarella verso la B. I padroni di casa erano partiti bene e al 18′ Jimenez ha trovato, su una punizione dal vertice sinistro dell’area, il palo di Boruc incustodito. La Fiorentina ha pero’ subito reagito: Antonioli ha fatto un capolavoro deviando sul palo un inzuccata a colpo sicuro di Natali. Non ha pero’ avuto il tempo di goderselo perche’ poi, al 35′, si e’ fatto passare fra le gambe un non irresistibile colpo di testa di Gilardino: un errore imperdonabile che sarebbe potuto costare anche piu’ caro. Perche’ la Fiorentina, nella ripresa, ha messo la Juventus ed il settimo posto nel mirino ed e’ partita a testa bassa, trascinata da Vargas e Montolivo, per prendersi quei tre punti che potevano avvicinare la zona Europa League.

Natali, ancora di testa, su calcio d’angolo, ha preso il secondo legno della giornata. E a meta’ secondo tempo la banda di Mihajlovic ha provato a legittimare la vittoria con un gran gol: Vargas, sul fondo, marcato da due avversari, e’ riuscito a mettere in mezzo un pallone che pareva perso, Gilardino ha toccato per Santana, l’argentino ha servito Montolivo che dal limite ha indovinato l’angolo piu’ lontano. Cesena tramortito, a bocca asciutta, vicino alla B.

Il Cesena dava l’impressione di non avere la forza per trovare la reazione che avrebbe, almeno parzialmente, salvato la giornata, ma quando Mutu si e’ messo a trotterellare col pallone a centrocampo, Malonga e’ stato rapido a soffiarglielo, piombare in area e servire Caserta che ha tirato in porta: incolpevole, stavolta, Boruc, ingannato dalla deviazione sfortunata ma decisiva di Gamberini. In pieno recupero Bogdani ha staccato di testa, solissimo, davanti a Boruc, ma la sua incornata e’ finita fra le mani del portiere e, con quella, anche la speranza di agguantare tre punti che per la salvezza sarebbero stati benefici come il sole d’aprile.